(ANSA) - MACERATA, 07 NOV - Recuperati dalla Guardia di finanza di Macerata oltre 17 milioni di euro per l'Erario. I finanzieri hanno infatti scoperto che sfruttando la normativa in materia di Holding un gruppo di persone ha dato vita a una complessa riorganizzazione societaria terminata con l'operazione straordinaria di "scissione di sola cassa" posta in essere dall'azienda capogruppo a favore di numerose società beneficiarie che, di fatto, erano dei meri "contenitori patrimoniali", prive di operatività e che venivano utilizzate dai singoli soci, persone fisiche, come "bancomat personali" per sostenere rilevanti spese extra-imprenditoriali. Tra queste l'acquisto di quadri di valore, autovetture di lusso, immobili di pregio così da permettere il pieno ed incondizionato godimento della liquidità acquisita in maniera esente.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata sono arrivati a scoperchiare l'operazione fraudolenta al termine di una lunga e articolata attività investigativa avviata nel 2023 e con la quale è stata smascherata la significativa elusione fiscale posta in essere da un gruppo di società del maceratese che avrebbero dovuto realmente avviare un'attività imprenditoriale finalizzata all'impiego delle somme provenienti con la scissione di cassa, attraverso l'acquisizione di partecipazioni finanziarie, di beni immobili, di investimenti concreti e, comunque, di utilizzo della liquidità in forme idonee a svolgere effettivamente una reale attività d'impresa.
Invece, è stato accertato che il sistema elusivo sarebbe di fatto servito a trasferire gli utili in capo ai singoli soci (persone fisiche mascherate dietro le società beneficiarie appositamente create), alla stregua di una mera distribuzione di dividendi, in aggiramento della normativa fiscale (che prevede l'applicazione di una ritenuta alla fonte a titolo di imposta), consentendo agli stessi di realizzare un notevole ed effettivo risparmio di imposta. Al termine dell'attività fiscale, il contribuente, accettando la ricostruzione delle Fiamme Gialle e sfruttando l'istituto deflattivo del ravvedimento operoso, ha ritenuto opportuno versare all'Erario una somma complessiva di oltre 17 milioni di euro. (ANSA).