(ANSA) - ANCONA, 13 NOV - "Sosteniamo i moderni costruttori
di pace". Il messaggio è stato lanciato agli studenti dal
presidente del Consiglio regionale Dino Latini all'inaugurazione
della mostra "Costruttori di pace" alla Mole Vanvitelliana di
Ancona.
"Pace - ha osservato Pizzi - non è solo assenza di guerra, ma
anche uno stato d'animo che dispone verso la benevolenza, la
giustizia e la fiducia. Pace è un dono e chiede l'umiltà della
riconoscenza piuttosto che la presunzione della conquista".
Dal presidente Latini "pieno sostegno ai moderni costruttori
di pace, persone e associazioni che operano spesso nel silenzio
e nell'anonimato in luoghi difficili del mondo, ove sono
presenti guerre e violazioni dei diritti umani". "Questa mostra
- ha aggiunto - serve a confermare l'indirizzo del Consiglio
regionale rivolto alla costante e convinta ricerca della pace,
mai come in questa fase storica messa in pericolo da focolai di
guerra intensi e vicini, in un ordine mondiale che non riesce
più a dare certezze".
All'inaugurazione, oltre al presidente Latini, al presidente
Pizzi, al professor Tabanelli, sono intervenuti l'arcivescovo di
Ancona-Osimo, monsignor Angelo Spina, l'assessore alla Cultura
del Comune di Ancona, Anna Maria Bertini, e il ricercatore in
Storia contemporanea, Marco Labbate.
"A questa mostra - ha osservato Pizzi - è stato dato un
titolo che antepone al termine pace un verbo di azione di
movimento. Costruire la pace è un lavoro paziente di ricerca
della verità e della giustizia, è ricerca di libertà, è
accoglienza e dialogo, è una speranza comune più forte della
vendetta. Anche noi dobbiamo essere Profeti di Pace, come ci ha
insegnato un amministratore pubblico, il sindaco G. La Pira,
sulla scia dei grandi profeti biblici consapevoli che la
profezia, da un lato ha i piedi ben piantati per terra e
dall'altro posa il suo sguardo sul futuro. Con i piedi ben
piantati nella storia, - ha proseguito - in maniera coraggiosa e
audace a tutti noi è chiesto mettere in atto iniziative
significative e feconde". "C'è una 'architettura' della pace, -
ha detto ancora Pizzi - nella quale intervengono le varie
istituzioni della società, ciascuna secondo la propria
competenza, però c'è anche un artigianato della pace che ci
coinvolge tutti".
"Tuttavia, i processi effettivi di una pace duratura sono
anzitutto trasformazioni artigianali operate dai popoli, in cui
ogni persona può essere un fermento efficace con il suo stile di
vita quotidiana". (ANSA).
Mostra alla Mole, 'pieno sostegno ai Costruttori di pace'
Ad Ancona scritti e documenti su figure come Gandhi e Don Milani