Marche

Fedrigoni-Sindacati, niente accordo sulla vertenza Giano

Corsa contro tempo per evitare 195 licenziamenti dal 18 dicembre

Redazione Ansa

(ANSA) - FABRIANO, 14 NOV - Posizione ferme e stallo completo, ma con deadline che si avvicina: 18 dicembre prossimo, quando diventeranno effettivi i licenziamenti di 195 dipendenti della Giano srl, società operante nel ramo delle carte d'ufficio, e che sarà chiusa dal Gruppo Fedrigoni a fine dicembre prossimo. Questo l'esito del nuovo faccia a faccia che si è svolto questa mattina a Verona tra azienda e le segreterie nazionali e territoriali di Slc-Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Carta e Stampa, nonché della Rappresentanza Sindacale Unitaria dell'area Marche.
    La strada per evitare questa conclusione che comporta un duro colpo occupazionale per Fabriano (Ancona) e il comprensorio è quella che porta al ministero dell'Impresa e del Made in Italy dove è aperto un tavolo tecnico. Ma, al momento, Fedrigoni è irremovibile nella decisione di procedere alla chiusura di Giano a fine anno. Nonostante la richiesta di Istituzioni e sindacati di posticipare di almeno un anno la decisione per permettere la ricerca di potenziali acquirenti privati e sondare la possibilità che il Poligrafico dello Stato acquisiti Giano srl.
    "Il piano sociale messo a punto dall'azienda è noto - fa presente l'azienda - e già minimizza in modo significativo l'impatto occupazionale. Sono oltre 180 opportunità concrete, di cui un numero sempre maggiore nelle Marche, per offrire spazi di ricollocamento alle 195 persone di Giano". "Nell'area Marche sono 105 i posti di lavoro individuati, più una ventina di potenziali prepensionamenti di cui una decina in fase avanzata di definizione. - afferma Fedrigoni - Questi ultimi, una volta confermati creeranno ulteriori posizioni lavorative sul territorio". Le proposte dell'azienda non convincono i sindacati e oggi l'accordo non è arrivato.
    "Non è stato possibile giungere a un accordo soddisfacente per entrambe le parti", dichiara Giuseppe Giacobello, responsabile Relazioni Industriali del Gruppo Fedrigoni - Ora entreremo in una seconda fase della concertazione, che coinvolgerà - oltre alle organizzazioni sindacali - anche la Regione Marche, sempre con l'obiettivo di trovare soluzioni condivise. Con la stessa finalità è poi attivo, parallelamente, il tavolo tecnico avviato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy", conclude Giacobello ribadendo il piano di mitigazione dell'impatto occupazionale con prepensionamenti, ricollocazioni e creazioni di nuovi posti di lavoro. I sindacati ribadiscono "l'insostenibilità del progetto industriale così come attualmente concepito" e chiedono "maggiori garanzie a tutela del perimetro e dell'occupazione nell'area Marche, per la ripercussione che con questa chiusura del ramo office potrebbe comportare non solo a livello aziendale, ma anche per l'ecosistema economico e sociale della regione".
    La procedura di licenziamento collettivo avviata il 3 ottobre scorso, si concluderà, dopo il percorso amministrativo il 18 dicembre. Convocate per domani, 15 novembre, assemblee con i lavoratori a Rocchetta dalle 13 alle 14 e a Fabriano dalle 15 alle 16. Non si escludono nuovi scioperi. (ANSA).
   

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