Marche

Giovani e donne per portare le aziende marchigiane nel futuro(2)

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 16 NOV - La base di partenza è fatta di "tanti talenti, imprese straordinarie spesso non conosciute ma che competono, che hanno trovato spazio in alcune nicchie di eccellenza". E da una squadra di presidenza che "rappresenta il cambiamento in atto nel territorio, con aziende guidate da giovani, aziende che si contraddistinguono nei loro rispettivi campi". Di qui la scelta di affidare ai vice presidenti "deleghe importanti, di peso" che possono portare "esperienze e diventare leader di visione, leader di progettualità trainanti". Perché Confindustria Ancora "deve essere un po' il traino che fa respirare quel futuro alle tante aziende che oggi hanno bisogno di ripensare i loro modelli". Ci sono però anche le crisi industriali che pesano sul territorio. La strada indicata dal nuovo leader degli industriali è quella di "tenere insieme gli interessi dell'economia con gli interessi delle persone e delle comunità" e per farlo "c'è tanto bisogno di nuove competenze" attraverso piani di formazione perché "riqualificando o affiancando possiamo "far sì che le persone siano protagoniste del cambiamento, protagoniste all'interno di questa nuova economia che abbiamo in mente".
    Torna sui giovani e le donne Mingarelli parlando della necessità di attrarre i talenti anche dando "continuità d'impresa" abbassando l'età della governance. A preoccupare sono i numeri. "Nei cda - sottolinea - gli under 40 sono solo il 18,4% (nella manifattura il 16,6%) e anche la presenza femminile scarseggia. Per rendere le imprese più propense al futuro, "il dato anagrafico va osservato con grandissima attenzione" perchè con un progressivo invecchiamento della popolazione e la fuga di giovani, "si rischia che le nostre aziende facciano più fatica" a cambiare e crescere. Nelle Marche abbiamo il record di 11 imprese ogni 1.000 abitanti, manifatturiere. Ogni comunità di 1.000 abitanti ha 11 fabbriche "un grande tesoro fatto di famiglie", dove "quasi un occupato su quattro della provincia di Ancona è nel manifatturiero (a livello nazionale è uno su sei).
    Un tesoro che racchiude competenze di alto profilo e che può diventare ancora più attraente.
    Mingarelli guarda anche al mondo dell'edilizia, delle costruzioni, della nuova meccanica, "tutte filiere che stanno totalmente ripensando il loro modo di essere e su questo mentre c'è un ripensamento, cambiano le tecnologie, cambiano i prodotti, cambiano i servizi che ci ruotano attorno e in questo cambiamento le aziende che sanno cogliere questi elementi di innovazione possono agganciarsi a nuovi trend globali.
    "Nostro compito è quello di far conoscere questi trend alle aziende perché gli imprenditori, il lavoro lo sanno fare" la missione della Confindustria targata Mingarelli "è aprire questo territorio alla visione globale". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it