Marche

Cade accusa inquinamento per Raffineria Api, tutti assolti

Fatto non sussiste per vertice Cogliati e responsabile Bartolini

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 21 NOV - E' finito con una sentenza di assoluzione perché "il fatto non sussiste" il primo processo per inquinamento ambientale colposo a carico della Raffineria Api di Falconara Marittima (Ancona). Il verdetto, della giudice Paola Moscaroli, è arrivato oggi pomeriggio in tribunale di Ancona.
    Sotto accusa c'erano l'amministratore delegato Giancarlo Cogliati, il responsabile dell'ufficio Ambiente e Sicurezza Giovanni Bartolini e la società Api Raffineria Ancona Spa. Il processo era relativo al problema delle esalazioni lamentate dai cittadini e dalle associazioni ambientaliste.
    In giudizio si erano costituiti parte civile i comitati e singoli cittadini che avevano denunciato i cattivi odori di idrocarburi per il periodo compreso tra il 2013 e il 2018, dopo che lo stesso pubblico ministero Paolo Gubinelli aveva chiesto l'assoluzione per l'inquinamento ambientale colposo e il non doversi procedere per le altre accuse perché ormai prescritte, il getto pericoloso di cose, la mancata applicazione del piano interno di sicurezza ed emergenza e la violazione delle prescrizioni in materia ambientale stabilite dal ministero.
    Le motivazioni verranno depositate entro 90 giorni. La formula assolutoria è dubitativa perché fa riferimento al secondo comma dell'articolo 503, quando "il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l'imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile". (ANSA).
   

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