(ANSA) - ANCONA, 23 NOV - Smarrisce una cartellina con i
documenti in ospedale dopo essersi sottoposta ad alcuni
accertamenti diagnostici, e poi viene contattata da un 40enne
che le chiede una ricompensa per restituirgliela. L'uomo, che
aveva dato appuntamento alla vittima alla chiesetta all'interno
dell'ospedale di Torrette per il pagamento, vi ha invece trovato
invece trovato gli agenti del presidio fisso di polizia
all'interno della struttura sanitaria, che lo hanno accompagnato
in Questura e lo hanno denunciato per tentata estorsione.
I fatti sono avvenuti ieri pomeriggio quando i poliziotti in
servizio presso il Posto Fisso di Polizia dell'Ospedale di
Torrette erano stati contattati al telefono da personale della
portineria: una signora ieri matti si era recata in ospedale per
accertamenti diagnostici e nella foga, mentre transitava da un
reparto ad un altro, aveva dimenticato la propria cartellina
contenente i suoi documenti. Presi contatti con lei, gli agenti
hanno sentito la signora: la donna aveva riferito di essere
stata contattata da un soggetto, italiano di circa 40 anni, che
le aveva detto di avere con sè la sua cartellina di colore nero
e lche, che per riaverla, lei avrebbe dovuto ricompensarlo: il
soggetto avrebbe aspettato la signora nella chiesa dell'
ospedale. I poliziotti, compreso il tentativo di esorsione,
hanno invitato la donna a formalizzare la denuncia al Posto di
Polizia di Torrette. I poliziotti poi hanno raggiunto la chiesa
dell'ospedale, cogliendo sul fatto l'autore della tentata
estorsione che, non collaborativo e colpito già da diversi
pregiudizi di polizia, è stato portato in questura e denunciato.
(ANSA).
La Divisione Polizia Anticrimine, ha notificato questa mattina un avviso orale emesso dal questore di Ancona Cesare Capocasa ad un 56enne che lo scorso 9 novembre era stato deferito in stato di libertà per il furto di gasolio ai danni dell’impresa per cui lavorava come autotrasportatore. A seguito di una precisa segnalazione, erano state infatti rinvenute, a bordo della sua autovettura, tre taniche piene contenenti gasolio di cui il soggetto non era riuscivo a giustificare il possesso. Il controllo era stato esteso ad un garage vicino il luogo di residenza in cui erano state scoperte altre 14 taniche piene.
I successivi accertamenti avevano permesso di verificare come il 56enne, in più occasioni, si fosse recato presso un distributore di Camerano em utilizzando la tessera intestata alla ditta di autotrasporti per cui lavorava, avesse prelevato carburante per un valore complessivo di circa 680 euro, versandolo nelle taniche all’interno della sua autovettura, al termine della giornata lavorativa. Poiché il soggetto è risultato gravato da pregiudizi per reati contro la famiglia e per violazioni del Codice della Strada, per guida sotto l’influenza dell’alcool e ed è solito accompagnarsi con altri soggetti pregiudicati, il Questore, valutati tutti gli elementi, ha ritenuto di deliberare l’emissione a suo carico della misura di prevenzione dell’avviso orale.
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