Marche

Donne dell'Arma a Macerata in prima linea contro la violenza

Giornata internazionale, "caserme riferimento per dare supporto"

Redazione Ansa

(ANSA) - MACERATA, 25 NOV - Nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l'Arma dei Carabinieri è uno dei principali baluardi nel territorio per il contrasto alla violenza di genere e la tutela delle vittime. In prima linea su questo fronte tre donne, in servizio presso il Comando provinciale di Macerata, che con la loro esperienza sul campo danno un contributo ad aiutare vittime di violenze e abusi: la maggiore Giulia Maggi, comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino, la maresciallo Giorgia Melillo, comandante della Stazione Carabinieri di Fiastra e la carabiniere Sara Roma, addetta alla Stazione Carabinieri di Macerata.
    "Sicuramente la tutela delle vittime vulnerabili è una priorità dell'Arma dei Carabinieri - osserva la maggiore Maggi - che ho sposato con totale convinzione. La convinzione che si possa fare molto per aiutare le donne e i loro figli e per combattere un fenomeno terribile, spesso invisibile e trasversale, ma di fronte al quale uomini e donne dell'Arma dei Carabinieri sono sempre più preparati e determinati, nella consapevolezza della devastazione sociale che questo tipo di violenza comporta oggi".
    Per arginare il fenomeno, sottolinea la maresciallo Melillo, "è necessario che tutte le Istituzioni operino in sinergia, promuovendo campagne di sensibilizzazione sul tema, coinvolgendo tutte le fasce di età e a tutti i livelli la popolazione. Un consiglio che posso dare alle vittime di violenza - afferma - è parlare e confidarsi con qualcuno, perché dare voce a ciò che si prova e si subisce è il primo passo per riconoscere che tante volte quello che credono sia amore, non lo è affatto. Dalle mie esperienze, mi sono resa conto che molte donne, specialmente le più giovani, si sentono colpevoli di ciò che accade loro, riconoscendo come normali comportamenti violenti e aggressivi da parte di coloro che dovrebbero volere il loro bene".
    "Una donna, o comunque una vittima di violenza, - ricorda la carabiniere Roma - può rivolgersi all'Arma dei Carabinieri in qualsiasi momento e in ogni evenienza, non solo in casi estremi, nei quali teme per la sua incolumità e sicurezza. Tutte le caserme sul territorio devono essere un punto di riferimento, anche solo per chiedere un consiglio e confrontarsi con qualcuno che sia disposto e propenso al dialogo e all'ascolto, in modo da poter prevenire sul nascere eventuali situazioni di disagio e di pericolo e consentire un intervento tempestivo ed efficace. In quest'ottica l'invito di ogni Carabiniere è più che mai quello di non isolarsi o cercare di risolvere da soli i problemi - conclude - ma, al contrario, di riporre nella Benemerita la fiducia necessaria per farsi guidare con consapevolezza in tutte le fasi della denuncia, sia nell'immediato che nelle fasi successive, non meno importanti e delicate, durante le quali comunque non verrà mai lasciata da sola né abbandonata a sé stessa". (ANSA).
   

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