Marche

Latini, 'lavorare perché ogni donna viva libera dalla paura'

Consiglio Marche nella Giornata per eliminazione della violenza sulle donne

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 25 NOV - "Ogni nostra attività sia portato a ritenere che ogni violenza nei confronti del genere sia una violenza a se stessi e ogni azione che si pone a tutela della stessa sia di miglioramento della qualità della nostra vita e del nostro modo di intendere i principi costituzionali, è insomma prima di tutto un urgenza morale". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini aprendo la seduta aperta dedicata alla Giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne.
    In aula dopo i saluti istituzionali di Latini e della presidente della Commissione Pari Opportunità Maria LIna Vitturini, gli interventi della Commissario Capo della Questura di Ancona, Divisione polizia anticrimine dottoressa Daniela Iscaro, della dottoressa Margherita Carlini (Associazione Donne e Giustizia) e della dottoressa Emanuela Zambataro (direttrice generale dell'Inps Marche). Seguirà la presentazione del rapporto annuale regionale sul fenomeno della violenza anno 2023: in aula le relazioni di Nicola Baiocchi (Fratelli d'Italia), per la maggioranza, e Manuela Bora (Pd), per la minoranza. Sugli spalti gli studenti dell'Istituto Einstein Nebbia di Loreto.
    Latini ha ricordato che la famiglia "come primo nucleo sociale riveste un ruolo cruciale per in questo processo di cambiamento": nelle mura domestica, ha sottolineato, "si formano i valori" e in particolare il "rispetto della cura reciproca".
    "La battaglia che conduciamo anche con questa seduta - ha proseguito Latini - è destinata ad essere vittoriosa se siamo culturalmente e idealmente portati a far si che ogni nostro comportamento, ogni nostra azione, sia rivolto a ritenere che ogni violenza nei confronti del genere sia una violenza a se stessi e che ogni azione che si pone a tutela della stessa sia di miglioramento della qualità della nostra vita e del nostro modo di intendere i principi costituzionali, è insomma prima di tutto un urgenza morale".
    "Tutti noi, istituzioni e cittadini, - ha concluso Latini - siamo chiamati a non abbassare la guarda e a lavorare senza sosta per garantire che ogni donna possa vivere libera dalla paura. La violenza è una ferita per l'intera comunità e la sua guarigione attraverso l'eliminazione dalla violenza di genere dipende dalla capacità di ognuno di agire con responsabilità e coraggio". (ANSA).
   

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