Marche

Stop a violenza sulle donne, iniziative della polizia al Piano

Dialogo inclusivo con comunità straniere, brochure anti-violenza

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 25 NOV - La location scelta oggi dalla Questura di Ancona per celebrare la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è stata il quartiere del Piano San Lazzaro. Una scelta che risponde alla mission della Polizia di Stato: "essercisempre. Ed esserci sempre vuol dire avvicinarsi anche alle comunità straniere ed avviare un dialogo fatto di inclusione e condivisione, per accrescere sempre di più la consapevolezza che la violenza non è amore".
    La mattina, in corso Carlo Alberto, i poliziotti e le poliziotte della Questura esperti nel contrasto alla violenza di genere, unitamente ai mediatori culturali di via Gervasoni, hanno incontrato i cittadini, parlando con loro e diffondendo le brochure divulgative della campagna permanente della Polizia di Stato "Questo non è amore", contenente i numeri utili da contattare nel caso si sia vittime di violenza. I poliziotti hanno garantito la loro presenza unitamente alla preziosa presenza dei medici e degli operatori del Consultorio dell'Azienda sanitaria territoriale (Ast), grazie ai quali è stato possibile effettuare screening gratuiti per la prevenzione del tumore al collo dell'utero ed al seno".
    Nel pomeriggio, presso la Sala Mamma Margherita dell'oratorio dei Salesiani di Ancona si svolge l'incontro dal titolo "Abbattiamo insieme il muro della violenza". I volontari hanno costruito un muro, simbolo delle barriere che ancora esistono, sul quale ogni donna ha inciso una frase che vorrebbe non le fosse più rivolta in futuro. Un muro simbolico che è stato poi materialmente abbattuto ed anche metaforicamente, attraverso il dialogo, la conoscenza, le testimonianze ed i racconti delle storie delle donne che ce l'hanno fatta e che sono uscite da quello che amore non era.
    "Un dialogo fondamentale - ricorda la Questura - per riconoscere i primi segnali della violenza, che, ricordiamo, non è solo quella fisica, ma anche quella più subdola come quella psicologica o economica ed un focus anche sulla misura di prevenzione dell'ammonimento del Questore e di tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione a tutela delle donne per prevenire e reprimere il fenomeno".
    A dialogare con le donne presenti in prima linea il Commissario Capo dottoressa Daniela Iscaro della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, il Sostituto Commissario dottoressa Elisa Gentili della Squadra Mobile della Questura e Don Giampiero De Nardi, Parroco del centro Salesiani di Ancona.
    Il dialogo è stato reso possibile anche grazie alla presenza dei mediatori culturali della Questura e dei volontari dell'oratorio che sono riusciti così a superare anche le barriere linguistiche che spesso costituiscono un ostacolo.
    La Polizia di Stato "rappresenta uno snodo fondamentale di una rete composta da istituzioni, enti locali, centri antiviolenza e di recupero dei maltrattanti, associazioni di volontariato che si impegnano ogni giorno per affermare un'autentica parità di genere, contro stereotipi e pregiudizi.
    In un periodo storico caratterizzato da emergenze che hanno segnato la storia di tutto il mondo, la Polizia di Stato ha adattato il suo approccio operativo attualizzandolo con nuovi strumenti tecnologici, come l'app YouPol, che tuttavia non sostituisce - per i casi gravi - la chiamata al Numero di Emergenza Unico Europeo "112" e/o 113, soprattutto nei casi di pericolo imminente. Con l'opuscolo "Questo non è amore", elaborato dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, si vuole offrire alla cittadinanza un servizio di informazione, sensibilizzazione ed aiuto sui temi del contrasto alla violenza di genere, anche per l'emersione del "sommerso", con l'obiettivo di aiutare le donne a difendersi da violenze fisiche, psicologiche, verbali ed economiche".
    "Spesso il primo passo è il più difficile: - afferma il questore di Ancona Cesare Capocasa - la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare dettagli della propria vita privata, il timore di rimanere sole. A volte però basta solo una spalla a cui appoggiarsi, qualcuno con cui parlare, una rete di sostegno indispensabile per iniziare un nuovo percorso di vita libero dalla violenza e dal dolore. La Polizia di Stato è al vostro fianco per aiutarvi ad uscire dalle situazioni dalle quali sembra impossibile uscire. Aiutateci ad aiutarvi". (ANSA).
   

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