(ANSA) - FABRIANO (ANCONA), 26 NOV - Con il piano della Beko
a rischio altri 400 posti di lavoro a Fabriano (Ancona),
"l'ennesimo dramma sociale", secondo i rappresentanti dei
sindacati di categoria Fim Cisl Fiom Cgil e Uilm Provinciali di
Ancona e le Rsu Impiegati. Per venerdì 28 novembre è stato
proclamato uno sciopero da parte dei colletti bianchi della sede
di Fabriano, dalle 11 alle 12 con un'assemblea con presidio
davanti la sede di Beko di viale Aristide Merloni.
La Beko Europe, newco controllata al 75% dai turchi di
Arcelik e al 25% dagli americani di Whirlpool, nell'incontro
tenutosi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha
presentato un piano industriale che prevede chiusure,
licenziamenti e delocalizzazioni: per le Marche la chiusura
entro il 2025 dello stabilimento di Comunanza (Ascoli Piceno)
con 320 posti di lavoro a rischio; la ristrutturazione dello
stabilimento di Melano a Fabriano con circa 66 esuberi tra le
tute blu, la chiusura della ricerca e sviluppo e il
ridimensionamento della sede regionale. "Nella sede impiegatizia
di Fabriano - ricordano i sindacati - avverrà il più importante
taglio, di fatto sono previste le chiusure di enti e il
depotenziando di funzioni, si immagina che dei circa 550
impiegati siano a rischio i posti di lavoro di oltre 350 di
questi".
Secondo le parti sociali, "da anni le sedi impiegatizie sono
continuamente smantellate dalle 'ristrutturazioni' attraverso
licenziamenti operati prima da Indesit, poi da Whirlpool e oggi
da Beko, con la perdita di eccellenze professionali e
innovazioni che per riflesso indeboliscono il territorio
regionale e nazionale". Da qui, lo sciopero del 28 novembre "per
manifestare tutto il loro dissenso contro il piano scellerato
della multinazionale e per chiedere alle istituzioni, ai sindaci
del territorio, alla regione Marche e Governo di mettere in
campo tutte le azioni necessarie, compresa l'annunciata "Golden
Power" per evitare quest'ennesimo disastro industriale
italiano". (ANSA).
Sindacati, 'a rischio 400 posti Beko, ennesimo dramma sociale'
Sindacati di categoria e Rsu in vista dello sciopero di domani