Marche

Confcooperative, evento sulla disabilità ma niente fondi a servizi'

Federsolidarietà su Festa Jesi, "neanche un euro nella proposta di legge"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 28 NOV - Per oggi "la Regione ha organizzato a Jesi un evento celebrativo della Giornata internazionale delle persone con disabilità" e "ci chiediamo cosa c'è da festeggiare, considerando che anche nell'ultima Proposta di legge di assestamento di bilancio non è previsto neanche un euro per tali servizi, a testimonianza del posto che la Regione assegna a tutto ciò, nell'organizzazione del proprio welfare".
    Lo sottolinea in una nota Confcooperative Federsolidarietà che rappresenta parte del "mondo dei servizi alle persone con disabilità che "alla fine dell'estate aveva tirato un sospiro di sollievo nell'apprendere della pubblicazione della Dgr 1. 446 che, dopo più di dieci anni, andava a finalmente a restituire dignità a tutte quelle persone fragili accolte ed agli operatori che le accompagnano".
    "La delibera della Giunta Regionale prevede - ricorda Confcooperative Federsolidarietà infatti che la compartecipazione pubblica per sostenere i costi dei servizi (Livelli essenziali di assistenza - Lea) a queste persone, venisse incrementata (alcune realtà ricevono lo stesso contributo dal 2009). In maniera lungimirante la normativa in questione mette anche disposizione un fondo 451mila euro per aiutare le famiglie incapienti che dovrebbero, per Legge, partecipare alla spesa". "Le premesse sopra esposte sono però fino ad ora del tutto disattese. - lamenta Confcooperative Federsolidarietà - Ad oggi le singole Aziende sanitarie territoriali stanno dando una interpretazione territoriale della Dgr, modificandone gli obiettivi iniziali. Inoltre, dovendo ogni singola Ast fare riferimento per la spesa al budget storico (obbligo sicuramente scomodo previsto dalla normativa), hanno paventato che potrebbero non dargli seguito e di conseguenza non applicarla, con tutte le ricadute del caso".
    "Il risultato - si legge ancora nella nota - ad oggi è che la Dgr non trovando applicazione, arreca forti danni per le organizzazioni che gestiscono servizi per le persone disabili.
    Sono anni che tali realtà comunicano lo stato di sofferenza nel quale versano e ancora nulla è stato fatto. A nostro parere, inoltre, - conclude Confcooperative Federsolidarietà - la Regione dovrebbe farsi carico dell'applicazione di una sua normativa, che oltretutto riguarda centinaia e centinaia di persone fragili ed altrettanti lavoratori". (ANSA).
   

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