Marche

Convegno Confindustria 'Economia della Musica' a Castelfidardo

Nel 2023 settore strumenti musicali valeva 437 milioni in Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 28 NOV - Il settore degli strumenti musicali sotto la lente d'ingrandimento a Castelfidardo (Ancona): parola d'ordine aggregazione al Convegno "L'economia della musica", nato dalla collaborazione tra Confindustria Ancona, Confindustria Brindisi, Fimi (Federazione industria musicale italiana), Disma musica (Distribuzione industria strumenti musicali e artigianato) e Comune di Castelfidardo.
    Nel prestigioso Salone degli Stemmi del Comune di Castelfidardo il primo cittadino ha voluto ringraziare i presenti e ha testimoniato come la città sia particolarmente sensibile al tema, essendo riconosciuta come capitale della fisarmonica. "Sono appassionato di musica - ha detto il sindaco Roberto Ascani portando i saluti - e considero lo strumento musicale come uno strumento di cultura fortissimo. Ecco perché mi piacerebbe che la musica fosse valorizzata di più nel nostro Paese, a partire dalla scuola".
    Di un primo, importante, momento di confronto ha parlato Paolo Centofanti, direttore di Confindustria Ancona: "Il convegno di oggi rappresenta una grande opportunità per tutti gli attori coinvolti per tornare a valorizzare le eccellenze del nostro paese. Ma è essenziale capire che solo insieme possiamo andare avanti. L'individualismo non porta lontano, riusciremo a portare risultati solo se si hanno delle idee e si lavora insieme, per far sì che il territorio continui a produrre ricchezza e a generare opportunità".
    "Il settore in Italia nel 2023 valeva 437 milioni di euro (valore della vendita degli strumenti musicali) con un aumento del 16% rispetto al 2022. Ma il dato interessante è il valore creato dall'industria degli strumenti musicali". "Ogni euro speso nel settore ne genera altri 9 - ha detto Stelvio Lorenzetti, Vice Presidente Vicario Disma - il che ci porta a dire che Il valore dell'economia della musica in Italia è pari a 5,5 miliardi di euro con un fattore moltiplicativo vicino a 10 punti" e che occupa 25mila dipendenti in tutta Italia. Il ruolo della Dism, associazione nata 40 anni fa in seno a Confcommercio, è stato illustrato dal presidente Raffaele Volpe che ha sottolineato l'importanza nel rapporto con le istituzioni e nell'attività di monitoraggio del mercato e nell'analisi dei trend.
    "Chiunque lavora nel campo della musica deve essere orgoglioso di quello che fa - ha detto Enzo Mazza presidente Fimi - perché questo settore produce emozioni in tutte le sue forme. Negli anni 2000 il settore ha avuto una grande crisi ma oggi si è completamente ripreso, coprendo non solo le aree tradizionali come gli Stati Uniti, ma anche territori come il Magreb, l'Africa subsahariana, l'Asia. L'Europa è in una fase di mezzo, continua a crescere, ma ci sono tante potenzialità inespresse. Il ruolo dello streaming è cresciuto in maniera esponenziale, basti pensare che ogni giorno 120.000 nuovi brani vengono caricati su Spotify".
    Si tratta, è stato sottolineato, di "una filiera importante fatta di concerti, grandi e piccoli, sale da ballo, streaming, radio, accessori per ascoltarla, ecc. Un settore che ha anche superato anche la rivoluzione digitale col passaggio dai vinili ai Cd e alla musica in streaming e il ricambio generazionale, visto che con l'evoluzione tecnologica, molti giovani sono entrati in un mercato che era inaccessibile. (ANSA).
   

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