Marche

La "Santissima Trinità" torna restaurata ad Arcevia

Un capolavoro ritrovato che illumina l'arte sacra delle Marche

Redazione Ansa

(ANSA) - ACERVIA, 05 DIC - Rivelato il restauro del dipinto seicentesco "Santissima Trinità, Santo e le anime purganti".
    Quest'imponente pala d'altare, alta sei metri, è tornata al suo antico splendore dopo tre mesi di meticoloso intervento, segnando un momento di grande rilievo per l'arte sacra e per il patrimonio culturale delle Marche. La "Santissima Trinità" di Arcevia, oltre a rappresentare un trionfo del restauro, si erge come simbolo di quanto l'arte sacra possa ancora parlare al cuore delle persone, unendo passato e presente in un dialogo capace di ispirare e arricchire spiritualmente le generazioni future.
    La cerimonia è stata organizzata dal curatore Gilberto Polverari, affiancato dal parroco Don Mario Camborata e dal sindaco Marisa Abbondanzieri, che ha sottolineato il valore del progetto come esempio concreto di tutela del patrimonio storico-artistico. La partecipazione di rappresentanze amministrative e militari ha ulteriormente rafforzato l'importanza simbolica dell'evento. Polverari, nel suo intervento, ha ricordato con emozione che questo restauro è il compimento di una promessa fatta anni fa all'ex parroco Don Sergio Zandri. "Tutto ciò è stato possibile grazie al contributo generoso di benefattori come Banca Mediolanum, l'associazione Non ti scordar di me, F.lli Giacometti, Mariotti Costruzioni e Pitagora 968 di Jesi", ha dichiarato, rendendo omaggio a una rete di sostenitori che ha permesso di preservare un'opera di inestimabile valore.
    Uno dei momenti più significativi della serata è stata la presentazione della restauratrice Antonella Celli, autorizzata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Attraverso immagini proiettate su grande schermo, Celli ha illustrato le fasi di un restauro che ha restituito vividezza ai colori e nitidezza ai dettagli, liberando l'opera da secoli di stratificazioni di sporco e protettivi alterati.
    Durante la serata, Don Sergio Zandri ha guidato il pubblico in un excursus storico sugli straordinari capolavori custoditi nella Collegiata, dalla celebre Pala del Signorelli alla Pietà di Giuseppe Gigli, fino alla Madonna con Bambino sul Trono donata dal maestro Bruno D'Arcevia. Il suo discorso si è concluso con un accorato appello al sindaco affinché venga restituita alla comunità l'opera "Madonna in trono con il Bambino e i santi Giacomo Maggiore, Simone, Francesco, Bonaventura" del Signorelli attualmente conservata nei sotterranei della Pinacoteca di Brera.
    L'apice della serata è stato il momento della rivelazione della tela restaurata, accompagnata dalle note dell'Hallelujah di Leonard Cohen, magistralmente interpretata dalla suonatrice d'arpa Melissa Buccella, in arte Meglio Naturale. Le luci soffuse, il canto e la visione della pala riportata al suo originario splendore hanno creato un'atmosfera di profonda commozione, suggellando un evento che rimarrà impresso nella memoria della comunità. (ANSA).
   

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