Marche

Sequestrate 1,5 tonnellate di vongole senza tracciabilità

Guardia di Finanza e Capitaneria Porto ad Ancona e Senigallia

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 10 DIC - Il Reparto Operativo Aeronavale (Roan) della Guardia di Finanza di Ancona, in cooperazione con il personale della Capitaneria di Porto, ha sequestrato 1,5 tonnellate di vongole prive di etichettatura e tracciabilità in due distinti interventi nelle aree portuali di Ancona e Senigallia.
    Nel corso del primo controllo, nella zona del Mandracchio del porto di Ancona, presso i punti di sbarco delle vongole, i finanzieri hanno individuato tre soggetti operanti nel settore della pesca, in possesso di circa 760 kg di vongole, già confezionate in sacchetti di plastica e pronte per essere commercializzate, ma sprovviste della necessaria documentazione igienico - sanitarie e attestante la provenienza. Ai tre sono state comminate sanzioni amministrative per mancanza di informazioni obbligatorie, per un importo pari a 4.500 euro, oltre al sequestro amministrativo del prodotto pescato. Nel prosieguo dell'attività, nella stessa zona, rinvenuti ulteriori sacchetti di vongole, corrispondenti a circa 80 kg, senza la prescritta obbligatoria documentazione di rintracciabilità e tracciabilità: sono stati posti sotto sequestro amministrativo.
    Il secondo intervento, è stato eseguito nel Porto di Senigallia, nei punti di sbarco delle vongole della locale marineria professionale, dai finanzieri del Roan e da personale della Capitaneria di Porto di Ancona, ha consentito di accertare che da alcune barche da pesca, appena rientrate in porto, erano state sbarcati, complessivamente740 kg di vongole, prive di qualsivoglia documentazione attestante la provenienza, necessaria per l'immissione in commercio. Anche in questo caso il prodotto ittico è stato sequestrato e sono state contestate alle Società armatrici, sanzioni amministrative per un totale di 12mila. Il prodotto ittico sequestrato privo delle obbligatorie indicazioni relative all'etichettatura, tracciabilità e rintracciabilità, e delle informazioni previste dalle norme vigenti in materia di tutela del commercio al dettaglio. è stato rigettato in mare, in quanto ancora in stato vitale.
    "Questi servizi, condotti in sinergia tra Guardia di Finanza e Guardia Costiera, - ricordano in una nota le Fiamme Gialle - sono di fondamentale importanza per la salvaguardia dell'integrità dell'ambiente marino e per la tutela della salute dei consumatori che potrebbe essere messa a rischio dal consumo di prodotti pescati in zone vietate, senza i previsti controlli sanitari e i documenti relativi alla loro tracciabilità".(ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it