Marche

Tra Barocco e Classicismo, scoprendo Carlo Maratti

Presentata nelle Marche la monografia definitiva sull'artista

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMERANO, 15 DIC - "Carlo Maratti (1625-1713): tra la magnificenza del Barocco e il sogno d'Arcadia", pubblicata da Ugo Bozzi Editore, l'opera Presentata a Camerano, nelle Marche, la monografia, attesa da decenni, curata dalle massime studiose dell'artista: Stella Rudolph, che si è dedicata ai dipinti prima della sua scomparsa nel maggio 2020, e Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, autrice della sezione sui disegni. La stampa è stata affidata al Pigini Group di Loreto. L'evento ha rappresentato la prima presentazione nelle Marche di questo volume, una pietra miliare negli studi dedicati a Carlo Maratti, pittore cameranese che fu una figura centrale della scena artistica romana, italiana ed europea nella seconda metà del Seicento.   Durante la sua carriera Maratti fu celebrato come il massimo pittore del suo tempo, lasciando un'eredità che influenzò profondamente anche l'arte del secolo successivo. La pubblicazione arriva in un momento significativo: nel 2025 ricorre il 400/o anniversario della nascita dell'artista. La pittura romana del tardo Seicento e primo Settecento oscilla tra le tensioni del Classicismo e gli slanci esuberanti del Barocco.

    In questo contesto, Maratti rappresenta un unicum, riuscendo a fondere armoniosamente le due correnti: dal Classicismo raffaellesco egli trasse ordine e grazia, mentre dal Barocco accolse dinamismo ed espressività, evitando tuttavia eccessi retorici. Questo volume, atteso da 30 anni, colma una lacuna critica nella storia dell'arte del Seicento, illuminando il ruolo di Carlo Maratti come protagonista di un'epoca di transizione artistica. La monografia non solo analizza in profondità l'opera dell'artista, ma offre anche un catalogo ragionato che diventerà uno strumento imprescindibile per studiosi e appassionati.

    L'opera si articola in due volumi. Il primo raccoglie saggi che esplorano i molteplici aspetti della produzione di Maratti: dalla pittura sacra ai soggetti mitologici, dai ritratti alle nature morte. Il secondo volume è un catalogo completo che include 251 tele autografe e oltre 800 disegni preparatori, corredati da una bibliografia aggiornata. Tra le innovazioni del testo emerge una rivalutazione della versatilità di Maratti. Se la sua fama come pittore sacro è consolidata, il volume evidenzia la sua maestria nel ritratto, apprezzata sia dai nobili europei in viaggio durante il Grand Tour, sia dai dignitari ecclesiastici di Roma. Particolarmente emblematico è il ritratto di Gaspare Marcaccioni, che anticipa l'iconografia del gentleman inglese del Settecento. Grazie a recenti scoperte documentarie, alcune opere di Maratti sono state ridatate, rivelando nuovi aspetti della sua attività come designer. Non solo pittore e ritrattista, Maratti si distinse anche nella progettazione di oggetti decorativi, in particolare argenterie, e in interventi scultorei. Un elemento centrale del volume è l'attenzione dedicata al corpus grafico dell'artista, che conta oltre 2mila disegni conservati in istituzioni prestigiose come la Royal Library di Windsor e il Kunstmuseum di Düsseldorf.

    "Si tratta di un Maratti libero nelle fonti, dotato di straordinaria potenza e libertà inventiva", ha sottolineato Anna Maria Ambrosini Massari, professoressa ordinaria di Storia dell'Arte Moderna presso l'Università di Urbino Carlo Bo, in occasione della presentazione di questo imponente lavoro editoriale. "Le ricerche di Stella Rudolph e Simonetta Prosperi Valenti Rodinò apportano un insieme di novità che arricchiscono la comprensione del percorso artistico di questo straordinario maestro, delineando quasi un "nuovo" Maratti. Un campo fertile, dunque, per avviare un lavoro analitico e critico approfondito, che non mancherà di coinvolgere studiosi contemporanei e delle generazioni future".

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