(ANSA) - ASCOLI PICENO, 18 DIC - Nella mattinata del 16
dicembre, personale del Commissariato della polizia di Stato di
San Benedetto del Tronto, in collaborazione con la Squadra
Mobile della Questura di Ascoli Piceno, a conclusione di una
complessa attività investigativa diretta dalla Procura della
Repubblica di Ascoli, ha dato esecuzione a una ordinanza di
custodia cautelare di custodia in carcere a carico di tre
persone ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso in
detenzione ai fini di cessione e cessione di sostanze
stupefacenti (eroina); l'ordinanza disponeva inoltre la misura
degli arresti domiciliari per una quarta persona e la misura
dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per due
ulteriori persone. Come previsto dalla nuova normativa
introdotta dall'agosto 2024 (legge 114/2024) il giudice, prima
di emettere l'ordinanza di misura cautelare in questione, ha
dovuto avvertire tutti gli indagati che vi era a loro carico una
richiesta di misura cautelare (anche carceraria) avanzata dalla
Procura, invitandoli a prendere visione di tutti gli atti messi
a loro disposizione e a farsi interrogare per presentare
elementi a propria difesa, dando un termine di almeno cinque
giorni tra il momento della notifica dell'invito e
l'interrogatorio.
Quindi al momento di dare esecuzione della Ordinanza di custodia
cautelare in carcere a suo carico, ordinanza emessa
necessariamente dopo la data fissata per l'interrogatorio, il
personale di Polizia, nonostante le accurate ricerche
effettuate, ha dovuto prendere atto della irreperibilità sul
territorio nazionale dell'uomo e l'ordinanza di custodia
cautelare in carcere a carico della persona che risultava il
principale indagato (unico ad esserlo per 7 distinti episodi di
approvvigionamento/detenzione e cessione di quantitativi non
modici di eroina) è rimasta quindi ineseguita; così come
ineseguita quella dell'obbligo di presentazione alla polizia
giudiziaria disposta a carico della cittadina tunisina anch'essa
allontanatasi subito dopo aver preso conoscenza della richiesta
di misura cautelare a suo carico.
E' stata data invece esecuzione alla custodia in carcere
disposta per altri due indagati (un cittadino italiano e un
cittadino tunisino) che si trovavano già rispettivamente in
carcere e in un centro di permanenza per il rimpatrio, e
parimenti è stata data esecuzione alle misure degli arresti
domiciliari e dell'obbligo di presentazione alla polizia
giudiziaria a carico rispettivamente di due cittadini italiani.
Dagli elementi indiziari raccolti nel corso di complesse e
articolate attività di indagine sviluppatesi anche con attività
tecniche, risultava che il principale indagato si avvaleva anche
della collaborazione di incensurati per il trasporto di eroina
da Castel Volturno con autovetture prese a noleggio, disponendo
quindi con una attenta supervisione il confezionamento dello
stupefacente (in panetti da 25 o 50 grammi ) per poi destinarlo
a ulteriori soggetti incaricati della vendita al dettaglio
secondo le specifiche disposizioni ricevute. (ANSA).
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