E' intervenuto per fermare un gruppo di ragazzini, tutti minorenni, che tentavano di rovesciare un fioriera per strada, in pieno centro a Porto Sant'Elpido, sulla costa marchigiana. E loro per tutta risposta lo hanno picchiato, prendendolo a pugni e calci tanto che Marco Trobbiani, 60 anni, collaboratore di un bar e apprezzato dai numerosi clienti che lo frequentano, ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per aver riportato traumi al torace e al volto. Un fatto inqualificabile che la figlia dell'uomo ha denunciato sui social pubblicando la foto del volto tumefatto del genitore e sfogando la sua rabbia contro i genitori dei bulli: "vergognosi voi e i vostri figli".
"Finché questi teppisti fanno danni a casa loro, amen. Ma quando pestano mio padre senza un minimo di risentimento, no" aggiunge la donna che poi accusa i ragazzini di "fare le vittime davanti alla polizia mentre mio padre è in pronto soccorso".
Secondo il suo racconto, a pestare il sessantenne sarebbero stati "in cinque o sei. Bambini di 14 o 15 anni che a quell'ora dovrebbero stare già a casa e non in giro a picchiare un pover'uomo di 60 anni dopo 14 ore di lavoro senza pause - scrive - Della vostra vita potete fare quello che vi pare ma non toccate mio padre". Non meno duro il commento del sindaco: "Un gesto infame" ha detto all'ANSA Massimiliano Ciarpella, primo cittadino di Porto Sant'Elpidio.
La Polizia ha già avviato le indagini per risalire all'identità dei ragazzini che hanno accerchiato e pestato l'uomo: sono state acquisite le immagini di videosorveglianza e le testimonianze di quanti hanno assistito al pestaggio. Tra questi un passante che nel tentativo di difendere l'uomo è stato anch'esso raggiunto da un pugno. Gli agenti avrebbero già identificato alcuni dei ragazzi che si sono resi protagonisti del grave gesto su cui è stata presentata formale denuncia questa mattina. "La rabbia dei familiari dell'uomo è la mia - ha rincarato il sindaco sconcertato per l'accaduto - e penso quella di tutta la città. Conosciamo tutti la dedizione che lui e la sua famiglia mettono ogni giorno nel lavoro. Gli mando un abbraccio e gli esprimo la vicinanza di tutta la comunità". Ma il primo cittadino non si è fermato alle dichiarazioni.
Ciarpella, questa mattina, si è recato in prefettura e si dice pronto ad adottare "tutte le misure necessarie per arginare episodi del genere. Quello che ho visto ieri sera è avvilente. Bulli di paese, incuranti di ogni regola di convivenza civile, strafottenti verso qualsiasi autorità, con aria di sfida, senza un minimo di vergogna, sicuri di restare impuniti. Genitori pronti a difendere l'indifendibile. Senza strumenti repressivi e sanzionatori molto più severi e incisivi - conclude il primo cittadino - difendere la parte sana della società è ogni giorno più difficile".
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