Marche

Ragazzi di classe, l'inclusione attraverso il sitting volley

Fracascia uno dei coach dell'iniziativa già 14 scuole iscritte

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 15 GEN - Presentata stamattina l'iniziativa, patrocinata dal Comune di Ancona, a favore delle pari opportunità, che passa ancora una volta attraverso lo sport: la Scuola di Inclusione con il sitting volley si propone di sensibilizzare gli studenti degli Istituti cittadini di Ancona sul tema dell'inclusione delle persone con disabilità attraverso la disciplina paralimpica che consente a persone con disabilità e non di giocare nella stessa squadra di pallavolo stando seduti a terra. Con il contributo della Regione Marche e grazie alla collaborazione dell'Ufficio Scolastico Regionale, la Scuola di Pallavolo Fermana (società di Serie A1 di sitting volley con atleti della Nazionale Maschile in organico) ha potuto pianificare una serie di lezioni frontali in palestra, in modalità learning by doing, cioè 'impara facendo', per sviluppare nei ragazzi un approccio alternativo allo sport in funzione dell'inclusione sociale.
    Uno dei coach dell'iniziativa sarà Emanuele, detto Lele, Fracascia, ex CT Nazionale Italiana Maschile Sitting Volley; tutte le lezioni saranno svolte in orario curriculare nelle palestre delle scuole aderenti da un pool di tecnici di esperienza nazionale e internazionale quali Lorenzo Giacobbi, Commissario allenatori ParaVolley Europe, Andrea Quintini, Docente Federale Nazionale, e Giovanni Polidori, Coach ed ex atleta di Serie A Volley. Le scuole che hanno aderito sino ad oggi sono quattordici, ma c'è tempo per iscriversi ancora per qualche giorno. E il 25 febbraio al Palaprometeo Estra si terrà una festa finale, con una rappresentanza di tutte le scuole coinvolte. "Come Amministrazione Comunale - ha dichiarato Vicesindaco e Assessore allo Sport Giovani Zinni - ci eravamo promessi di coinvolgere fattivamente le discipline paralimpiche all'interno delle iniziative da patrocinare e coinvolgere e il sitting volley rientra a pieno titolo fra queste, essendo da non molto tempo alla ribalta degli scenari sportivi, e oggi rappresenta uno strumento valido ed efficace per coinvolgere i più giovani, facendo giocare insieme persone con disabilità e non. Grazie a questa iniziativa, inoltre, non solo promuoviamo le pari opportunità, ma al contempo lanciamo il sitting volley nella nostra città". Gli ha fatto eco l'assessore agli Impianti Sportivi Daniele Berardinelli seconodo il quale "Il messaggio importante che deve arrivare oggi è che l'iniziativa di promuovere lo sport, che consente di giocare insieme paralimpici e non, è stato ben recepito dalle scuole". Inoltre "l'attività inclusiva svolta grazie al sitting volley si può tradurre anche in un valido strumento di contrasto al bullismo".
    Per l'assessore alle Politiche Educative Antonella Andreoli "molto apprezzabile è la festa conclusiva di martedì 25 febbraio perché sottolinea quanto questa iniziativa non sia competitiva, ma al contrario fortemente inclusiva e favorisca l'aggregazione". La consigliera Regionale, Lindita Elezi, atleta della nazionale di ginnastica degli anni '80 e '90 in un contesto difficile come quello dell'Albania ha ricordato d'aver "testato sulla mia pelle quanto lo sport insegni a crescere, affrontando e superando i limiti e quanto sia uno strumento per l'inclusione, in quanto è frutto di impegno, rispetto e valorizzazione delle differenze". "Il nostro obiettivo - ha detto Fracascia - è quello di catturare l'attenzione degli studenti, poi arriva la lezione sull'inclusività: è fondamentale che capiscano che la disabilità non è un qualcosa con cui necessariamente si nasce, ma può arrivare nel corso della vita e con essa è necessario saper convivere, continuano appunto a praticare sport. Questa attività è valida anche e soprattutto perché si pratica in squadra, quindi accresce il senso del gruppo e dello stare insieme". (ANSA).
   

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