Marche

Pizzi: 'La Memoria è un dovere collettivo'

Presidente Consiglio comunale: 'Impegno contro l'indifferenza'

Pizzi: 'La Memoria è un dovere collettivo'

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 27 GEN - "La Memoria è il filo sottile che lega il passato al presente per costruire il futuro. Questo filo, fragile ma essenziale, è la chiave per comprendere che ciò che è stato non deve mai più ripetersi. La Memoria è un dovere collettivo, una responsabilità che appartiene a ciascuno di noi.
    È un impegno contro l'indifferenza, un atto necessario per contrastare ogni forma di intolleranza e per trasmettere alle nuove generazioni i valori fondamentali della democrazia, della giustizia e del rispetto della dignità umana". Così il presidente del Consiglio comunale di Ancona Simone, Pizzi in occasione della Giornata della Memoria.
    "Oggi - sottolinea - la nostra comunità si unisce al Paese e al mondo intero per celebrare la Giornata della Memoria. In questa data ricordiamo la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e rendiamo omaggio alle vittime dell'Olocausto: milioni di uomini, donne e bambini che hanno subito la brutalità dell'antisemitismo, della discriminazione e dell'odio. In questa giornata, a nome del Consiglio Comunale, rinnovo il nostro impegno a mantenere vivo il ricordo, promuovendo iniziative che sensibilizzino la cittadinanza e preservino la memoria storica. Solo così possiamo costruire una comunità più consapevole e solidale, capace di opporsi a ogni forma di odio e discriminazione" .
    "Il nostro pensiero va alle vittime, ai sopravvissuti e a coloro che hanno avuto il coraggio di sperare. Che il loro ricordo sia per tutti noi un monito e una guida. L'Olocausto, che è la testimonianza truce, oscura dell'abisso a cui può giungere la persona umana è l'occasione - afferma Pizzi - per ricordare sempre che dentro di noi, oltre alle grandezze e agli splendori di cui è capace l'umanità, al tempo stesso si annida un nodo di vipere che selasciato uscire diventa non soltanto un principio di distruzione delle nostre parole e azioni, ma anche un fiume fangoso che si dirama e distrugge e cancella". (ANSA).
   

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