Marche

Agrifood Marche: limiti dimensionali con punte d'eccellenza

Quadro tracciato da Prometeia durante Forum Economie UniCredit

Agrifood Marche: limiti dimensionali con punte d'eccellenza

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 30 GEN - Oltre 35mila imprese della filiera Agrifood (agricoltura, trasformazione alimentare e industria delle bevande) nelle Marche, di cui quasi 34mila agricole e meno di 100 nelle bevande, che generano più di 5 miliardi di fatturato (oltre 3 miliardi quelli dell'industria alimentare) e occupano oltre 36mila addetti, numeri che nell'economia regionale valgono, rispettivamente, il 20%, 6% e 7%. A una ridotta taglia dimensionale corrispondono livelli di assoluta rilevanza nazionale per la pasta, la preparazione di piatti pronti, la trasformazione dei prodotti ittici e, soprattutto, la macellazione della carne (il solo distretto anconetano vale quasi il 5% della produzione nazionale).
    Limiti dimensionali che producono fatturato mediamente in linea con il dato nazionale, ma con una marginalità inferiore e, nonostante una propensione all'export superiore al dato nazionale (e una buona diversificazione dei mercati esteri), una minor capacità di cogliere la crescita sui mercati internazionali, in particolare nel comparto delle bevande.
    Inoltre, l'elevata frammentarietà dell'offerta ha anche limitato l'attività di certificazione e riconoscibilità delle produzioni del territorio, minori rispetto a tutte le regioni limitrofe.
    Questo il quadro tracciato nell'analisi di Prometeia durante il Forum delle Economie UniCredit dedicato al comparto agroalimentare delle Marche. Un'iniziativa organizzata dalla banca in collaborazione con Allianz Trade e con l'Università Politecnica delle Marche, ad Ancona presso la Facoltà di Economia. Innovazione, sostenibilità, export, i punti affrontati dai vari relatori per competere in uno scenario internazionale sempre più in movimento.
    "Il nostro principale obiettivo è lo sviluppo dei territori in cui operiamo. Il settore dell'agrifood rappresenta per le Marche un comparto ad altissimo potenziale che dovrà affrontare una profonda trasformazione per accrescere la propria competitività sul mercato. Per questo motivo UniCredit si impegna ad accompagnare le aziende marchigiane dell'agroalimentare verso modelli di business capaci di sfruttare le leve dell'innovazione, della sostenibilità e dell'internazionalizzazione, attraverso consulenze, supporto finanziario e momenti di confronto", il commento di Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit. "Investire in fattori come le conoscenze, le competenze e le relazioni può rivelarsi utile per agire in modo più consapevole, favorendo una maggiore coerenza tra obiettivi e risorse aziendali, ed i contesti di mercato", ha concluso Valerio Temperini, Professore Associato Università Politecnica delle Marche (ANSA).
   

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