Marche

Consigli studenteschi atenei Marche, 'no alla Link Campus'

"Sistema pubblico sotto attacco. Acquaroli prenda posizione"

Consigli studenteschi atenei Marche, 'no alla Link Campus'

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 31 GEN - "No alla Link Campus e chiedono ad Acquaroli di prendere posizione". La posizione viene espressa in una nota a firma dei presidenti dei Consigli Studenteschi delle Università delle Marche: Sabrina Brizzola (Università Politecnica delle Marche, Dario D'Urso (Università di Macerata), Manuele Uscov (Università di Urbino), Edoardo Pettinari (Università di Camerino" che lanciano un "appello urgente: il sistema universitario pubblico regionale è sotto attacco".
    "L'eventuale insediamento dell'Università privata Link Campus nelle Marche - secondo i presidente dei consigli studenteschi marchigiani - rappresenta una minaccia concreta per l'istruzione pubblica e il diritto allo studio".
    "Da anni l'università pubblica è penalizzata da continui tagli al Fondo di finanziamento ordinario (Ffo), mettendo in difficoltà gli atenei statali, già costretti a fare i conti con risorse limitate. - ricordano - Ora, con l'arrivo di un ateneo privato, il rischio è quello di un'ulteriore emorragia di fondi e studenti a favore di un'istituzione che ha come unico obiettivo il profitto".
    "L'università non è un'azienda. - ribadiscono - Deve rimanere un luogo di formazione, ricerca e crescita culturale, non uno strumento di mercato. L'arrivo di Link Campus potrebbe compromettere l'autonomia della didattica e la qualità della ricerca, riducendo l'istruzione a un bene di lusso accessibile solo a pochi privilegiati".
    "Le Marche vantano una tradizione universitaria solida, profondamente radicata nel territorio. - sottolineato i presidenti dei consigli studenteschi - I nostri atenei pubblici sono fondamentali per contrastare lo spopolamento delle aree interne e offrire opportunità di crescita a tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro condizione economica. L'ingresso di una realtà privata rischia di rompere questo equilibrio, impoverendo il sistema pubblico e limitando le possibilità per i giovani marchigiani e non". "La Link Campus University, come molte altre università private, - aggiungono - prevede rette d'iscrizione elevate, creando una barriera economica che esclude molti studenti. Il diritto allo studio deve essere garantito dallo Stato e dalla Regione, investendo nelle università pubbliche e assicurando che l'istruzione rimanga accessibile a tutti, senza discriminazioni di reddito".
    "Non solo questioni economiche, - proseguono - ma anche di qualità. L'esperienza dimostra che gli atenei privati orientati al profitto spesso abbassano gli standard formativi per attrarre più iscritti. Il rischio è quello di corsi meno rigorosi, con minore attenzione alla formazione degli studenti e maggiore focus sui bilanci economici".
    "Chiediamo al Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, - l'istanza dei presidenti dei consigli studenteschi degli atenei marchigiani - di prendere una posizione chiara e netta contro l'insediamento della Link Campus University nel nostro territorio. Difendere l'università pubblica significa proteggere il futuro dei giovani e garantire un sistema di istruzione equo, accessibile e di alta qualità". (ANSA).
   

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