Marche

Casini (Pd), giunta Marche faccia marcia indietro su Link Campus

Dem, "totale indifferenza a sistema universitario pubblico"

Casini (Pd), giunta Marche faccia marcia indietro su Link Campus

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 01 FEB - La capogruppo consiliare Pd Marche Anna Casini esprime la propria contrarietà al parere favorevole concesso dalla Regione al percorso di autorizzazione dei corsi di Laurea Magistrale da parte della Link Campus University. Sul tema, il gruppo consiliare dem Marche "ha già presentato diverse interrogazioni che saranno discusse a breve in Aula".
    "La giunta Acquaroli - attacca - dimostra la sua totale indifferenza verso il sistema universitario pubblico marchigiano e la sua qualità. Nonostante la contrarietà di studenti, insegnanti e rettori, Acquaroli ha scelto di sostenere l'insediamento della Link Campus University, un ateneo privato che intende attivare corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria nelle Marche, senza alcun coinvolgimento delle università pubbliche del territorio".
    "I vertici degli atenei marchigiani - ricorda la dem - hanno espresso chiaramente il loro dissenso, sottolineando come questa operazione rischi di compromettere la sostenibilità di un sistema che vede pesanti tagli del governo Meloni con ripercussioni gravissime proprio per le Marche. Ma la destra regionale, invece di ascoltare chi lavora ogni giorno nella formazione e nella ricerca, prosegue dritta sulla strada della privatizzazione" prosegue la capogruppo dem".
    "Questa operazione è solo l'ennesimo passo di un disegno più grande della destra: - prosegue Casini - smantellare il sistema pubblico (sanitario, scolastico e universitario) e sostituirlo con soggetti privati accessibili solo a chi può permetterseli.
    Noi non ci stiamo. Il diritto allo studio e quello alla salute non possono essere svenduti".
    "Chiediamo con forza alla Regione di fare marcia indietro in merito al sostegno alla Link Campus University - conclude - e di aprire un tavolo con le università pubbliche, i sindacati e le parti sociali per rilanciare il sistema accademico marchigiano pubblico, invece che affossarlo". (ANSA).
   

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