Marche

Pd, 'processo privatizzazione sistema università causerà danni'

Casini e intero gruppo Dem a sit-in studenti contro Link Campus

Pd, 'processo privatizzazione sistema università causerà danni'

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 11 FEB - "Il centrodestra mette in atto un processo di privatizzazione del sistema universitario che causerà moltissimi danni alle Marche": lo afferma Anna Casini, capogruppo dem in Consiglio regionale che stamattina ha preso parte insieme agli altri consiglieri regionali del Pd al sit-in di protesta degli studenti davanti a Palazzo Leopardi contro l'insediamento nelle Marche della Link University.
    "L'insediamento nelle Marche della Link University con due corsi di Medicina - attacca Casini - è un'operazione squisitamente politica, voluta dalla Lega e avallata dalla giunta regionale. Ma soprattutto è un'operazione dannosa, perché non servirà, come sostengono il presidente Acquaroli e l'assessore Saltamartini, ad aumentare il numero di medici".
    "Questa sciocchezza - aggiunge la capogruppo dem - è stata già confutata da tante associazioni e sindacati del settore sanitario. Molto preoccupante, invece, è l'impatto che questa realtà avrà sul sistema universitario regionale".
    "Con tutte le strutture regionali sotto pressione e l'Azienda ospedaliera di Torrette già convenzionata con l'Università Politecnica delle Marche, dove verrà svolta la formazione clinica dei nuovi medici? - chiede Casini - Non è un caso che a questo cruciale problema nessun esponente della maggioranza abbia ancora dato una risposta".
    "Temiamo che il centrodestra e la giunta Acquaroli, come evidenziato anche dagli studenti che hanno manifestato questa mattina davanti al Consiglio regionale, - conclude la capogruppo del Pd - stiano avviando un processo di privatizzazione del sistema universitario regionale che porterà a un drastico ridimensionamento degli attuali standard formativi e che, se non arrestato per tempo, potrebbe presto coinvolgere altri rami del sapere". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it