Marche

Rixi, porto Ancona sarà tra i pilastri della logistica italiana

"Governo vuole valorizzare Adriatico, investimenti importanti"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 11 FEB - Il governo vuole "valorizzare tutta la parte adriatica" dei porti, che oggi "purtroppo, con la chiusura del Mar Rosso, soffre di più di altre parti". Così il viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Edoardo Rixi a margine di un incontro ad Ancona promosso dall'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale sul porto come polo di sviluppo strategico del territorio.
    "Ancona in particolare - ha sottolineato - ha un grande vantaggio di essere di fronte ai Balcani e può essere protagonista anche in un'ottica di cambiamenti geopolitici che sono previsti nell'est Europa, speriamo il prima possibile anche con la pacificazione dell'Ucraina". "E' un porto che sta avendo una profonda trasformazione, - ha aggiunto Rixi - ci sono investimenti importanti, si stanno realizzando nuove banchine, che passeranno in futuro da tre a cinque-sei, e quindi cambierà anche la sua capacità di attrarre in traffico".
    "Ancona deve passare da essere un porto che ha una limitata capacità - ha aggiunto il viceministro - a essere uno dei pilastri della logistica nazionale. E su questo noi ci crediamo molto perché praticamente, da Ravenna fino a Bari, l'unico vero approdo nel nostro Paese".
    A tal proposito Rixi ha sottolineato la necessità "di dotarlo di connessioni stradali e ferroviarie importanti e di dargli una vocazione che per il Centro Italia è sicuramente importante tutta l'area marchigiana. Si tratta, tra l'altro di un'area industriale importante al centro del nostro Paese - ha proseguito - ed è evidente che da questo punto di vista l'attenzione particolare anche nella ristrutturazione del sistema logistico nazionale, passa anche da questa regione".
    "Noi pensiamo è di aumentare gli investimenti nei prossimi anni, - ha sottolineato Rixi - quello che io chiederò all'autorità portuale è di accelerare il più possibile sulla realizzazione delle nuove banchine anche perché oggi ci sono tre banchine pubbliche su Ancona e in futuro diventeranno cinque-sei". (ANSA).
   

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