Marche

Ance Marche, in bilico ricostruzione post sisma e settore edile

Violoni, incertezza totale e segnali di rallentamento

Ance Marche, in bilico ricostruzione post sisma e settore edile

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 21 FEB - "Oggi non è solo in bilico la ricostruzione post sisma: l'intero settore marchigiano delle costruzioni rischia di essere demolito". A lanciare questo monito è stato Stefano Violoni, presidente di Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Marche, che descrive le difficoltà in cui sono costrette ad operare le aziende edili. Oggi nella sede di Confindustria Ancona si è tenuta una conferenza stampa convocata da Ance Marche sui temi della ricostruzione post sisma, in particolare quello delle spese "in accollo" non coperte dal contributo per la ricostruzione, della nuova "Ordinanza incrementi", dell'andamento e dei bisogni del settore delle costruzioni nelle Marche.
    Affiancato dal vicepresidente regionale e coordinatore Ance per il sisma Centro Italia, Carlo Resparambia, e dai presidenti delle cinque Associazioni provinciali, Violoni lamenta "un'incertezza totale che si riflette nel quotidiano e che ha un impatto drammatico soprattutto nell'area del cratere". Sono preoccupanti, fa presente Ance Marche, "i segnali di rallentamento all'interno di un settore che contribuisce per il 9,7% al Pil delle Marche e occupa oltre 43.000 addetti".
    "Comprendiamo e condividiamo l'intento di trovare una soluzione per portare avanti la ricostruzione nell'era post-superbonus, - osserva Resparambia - tuttavia riteniamo le misure finora individuate totalmente inadeguate. Se nulla cambia, la ricostruzione è in bilico".
    Diversi i fronti aperti che "fanno tremare gli imprenditori", a cominciare "dall'ordinanza commissariale di imminente emanazione, che spinge ad avere come riferimento il prezzario del cratere (fermo al 2022) obbligando le imprese a realizzare opere sottocosto". " Inoltre, c'è forte preoccupazione per la scadenza del 110% prevista a fine anno e i costruttori sono con il fiato sospeso anche per il prezzario Marche 2025, che la Commissione regionale ha approvato a fine anno, ma che non risulta ancora pubblicato. Infine l'Ance Marche reclama una programmazione che guardi al medio-lungo termine per un "settore strategico per la resilienza dei territori e il contrasto al cambiamento climatico, che dà lavoro a tantissime piccole e medie imprese generando ricadute sociali, economiche ed occupazionali nel territorio".
    Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Costanzo Perlini, presidente Cassa Edile Pesaro Urbino, Enrico Crucianelli, presidente Ance Macerata, Massimo Ubaldi, presidente di Ance Ascoli Piceno e Massimiliano Celi, presidente di Ance Fermo. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it