Marche

L'occupazione nelle Marche cresce ma a macchia di leopardo

Cna-Confartigianato, bene partite Iva. Male l'agricoltura

L'occupazione nelle Marche cresce ma a macchia di leopardo

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 18 MAR - In un anno i lavoratori marchigiani sono passati da 641.107 a 644. 251, +3.144 . Cala il numero delle persone in cerca di occupazione: -281 disoccupati (-0,8%) con il tasso di disoccupazione passa dal 5,3% al 5,2%. Questi i dati elaborati da Confartigianato e Cna, analizzando quelli Istat.
    L'exploit più consistente si è registrato nella provincia di Ascoli Piceno (+4.637 occupati) seguita da Pesaro e Urbino (+2.194). In calo gli occupati ad Ancona (-1.692), Macerata (-1.343) e Fermo (-652). La crescita dell'occupazione è stata trainata dalle donne (+2,3%), dal commercio e alberghi +5.900 unità (+4,7%) e l'occupazione indipendente delle partite Iva, di artigiani e commercianti +8.296, a fronte di un calo del lavoro dipendente (-5.151). Performance peggiore in agricoltura (-33,1% pari a circa 6.900 occupati in meno).
    "La crescita dell'occupazione nell'ascolano - commentano i segretari regionali di Cna Moreno Bordoni e di Confartigianato Gilberto Gasparoni - si è avuta grazie al settore delle costruzioni e ai servizi, mentre nel pesarese è dovuta soprattutto al commercio". Nella provincia di Ancona sono servizi, costruzioni e agricoltura "a determinare un calo degli occupati, mentre aumentano i posti di lavoro nel manifatturiero e nel commercio".
    Se a Macerata il calo occupazionale "si è concentrato quasi tutto nel commercio, nel fermano sono il manifatturiero e l'agricoltura ad aver perso posti di lavoro". Questi dati sono la conferma che le Marche sono una regione plurale e "i decisori politici devono tener conto di questa peculiarità, calibrando gli interventi sulle esigenze dei territori", concludono, sottolineando il contributo fondamentale alla crescita dell'occupazione ed alla tenuta del tessuto sociale ed economico degli artigiani, i commercianti ed in genere i lavoratori autonomi. (ANSA).
   

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