Marche

Nuova sede degli uffici giudiziari in piazza Cavour ad Ancona

Siglato in Regione il protocollo per l'ex palazzo dell'Inps

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 19 MAR - Ancona avrà una nuova cittadella della giustizia, moderna e più efficiente, al servizio dei cittadini. È stato ufficialmente firmato stamattina nella sede della giunta regionale a Palazzo Raffaello, alla presenza del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, il Protocollo di Intesa per la riqualificazione dell'immobile di Piazza Cavour 21 (ex Inps), destinato a diventare la nuova sede degli Uffici Giudiziari della città. Qui troveranno sede la Corte di Appello, la Procura Generale della Repubblica e il Tribunale di Sorveglianza.
    "Stiamo seguendo con la massima celerità uno sforzo ciclopico del Governo per invertire una tendenza e una rotta funesta del passato che era quella di dismettere edifici - ha detto il sottosegretario Delmastro Delle Vedove -. Questo è il primo edificio che viene riacquisito alla proprietà del Ministero della Giustizia. Oggi firmiamo un protocollo anche con il presidente della Regione Marche, con il sindaco di Ancona, perché è un'operazione molto complessa che ha impegnato finora sette milioni per l'acquisizione dell'edificio e che impegnerà una progettazione condivisa con il territorio per erogare i migliori servizi giudiziari.
    Oggi festeggiamo non solo la firma del protocollo ma la consegna da parte del Demanio al Ministero della Giustizia, una prima grande rivoluzione che porteremo poi, dopo l'esperimento marchigiano anche in altre regioni d'Italia".
    "Il presidente Acquaroli - ha scherzato Delmastro Delle Vedove - rimane uno stalker turbopragmatico, perché non è mai sazio. Al di là delle battute, è esattamente il segno della dimensione di un presidente della Regione che comprende che buona parte delle dinamiche avvengono dentro i confini regionali, però i picchi di crescita si realizzano interloquendo col Governo nazionale. Credo che questa capacità sia il segno distintivo di Acquaroli".
    Il documento è stato sottoscritto tra il Ministero della Giustizia - Corte di Appello e Procura generale della Repubblica di Ancona, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Provveditorato Interregionale Toscana Marche Umbria, la Regione Marche e il Comune di Ancona.
    "Siamo soddisfatti di quanto fatto - ha dichiarato Acquaroli - e consapevoli che c'è ancora molto da fare, ma la firma del protocollo coincide anche con la consegna del cantiere e soprattutto con l'impegno di tutti i presenti a portare avanti un risultato di cui anche in questo caso le Marche sono prime in Italia".
    Il Protocollo di Intesa si inserisce in un'ottica di razionalizzazione e di abbattimento delle locazioni passive degli immobili in uso al ministero della Giustizia, con l'obiettivo di garantire il corretto funzionamento degli Uffici Giudiziari di Ancona. Il risparmio in questo caso sarà di 90mila euro annui.
    "Abbiamo gettato le basi per la realizzazione di una nuova struttura che unificherà gli uffici giudiziari, la Procura Generale, il Tribunale di Sorveglianza e la Corte d'Appello attualmente dislocati nel tessuto cittadino - ha osservato il presidente della Corte di Appello Luigi Catelli - . Questo nuovo edificio sorgerà nelle immediate vicinanze del Palazzo di Giustizia, dando vita a una vera e propria cittadella giudiziaria".
    L'edificio, acquistato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze dalla società Investire Società di Gestione del Risparmio spa con atto notarile del 21 ottobre 2024, è di pregio storico e architettonico e necessita di interventi di ristrutturazione e riqualificazione. L'accordo prevede l'impegno congiunto delle istituzioni firmatarie per la progettazione, la valorizzazione e la ristrutturazione dello stabile, in modo da convertirlo in una sede moderna ed efficiente per gli Uffici Giudiziari della città, migliorando i servizi resi ai cittadini.
    Il Ministero della Giustizia finanzierà la progettazione e la realizzazione dell'intervento; il Provveditorato assumerà il ruolo di stazione appaltante, occupandosi delle fasi di progettazione, esecuzione dei lavori e collaudo, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
    "Parliamo di una iniziativa e di un investimento molto importante - ha chiosato il sindaco di Ancona Daniele Silvetti - di cui c'era un gran bisogno e che risponderà alle esigenze degli operatori di giustizia e di tutti gli utenti. Si procede quindi al ripristino di uno dei dieci più importanti immobili della città in disuso e sarà compito della amministrazione comunale inserirlo compiutamente nel tessuto urbano dal punto di vista dei servizi". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it