Marche

Bora, per la Imr giunta non ha ancora coinvolto il ministero

Nuova interrogazione della consigliera Pd, l'esecutivo si attivi

Bora, per la Imr giunta non ha ancora coinvolto il ministero

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 21 MAR - "L'ignavia e la poca serietà con cui la giunta Acquaroli ha affrontato e continua ad affrontare la vertenza Imr è di estrema gravità". Sulla vertenza dell'ex Caterpillar di Jesi va all'attacco dell'esecutivo regionale la consigliera del Pd Manuela Bora che sulla questione ha presentato una nuova interrogazione per sollecitare la giunta "ad attivarsi immediatamente con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e con la Imr per chiedere di rivedere e migliorare le condizioni contenute nel nuovo piano industriale previste per lo stabilimento jesino".
    "Alla luce del nuovo piano industriale triennale presentato ieri dall'azienda, che prevede il reimpiego di soli 65 dipendenti, - ricorda - a oggi rischiano di rimanere fuori ben 26 lavoratori. Purtroppo avevamo denunciato questo pericolo già parecchio tempo fa e avevamo portato la questione all'attenzione del consiglio regionale, tanto che, lo scorso 18 febbraio, in aula era stata approvata all'unanimità una risoluzione che impegnava la giunta regionale a sollecitare un nuovo piano industriale a tutela del sito produttivo e dell'occupazione, con il coinvolgimento del Ministero delle imprese e del made in Italy".
    "Oggi dalle dichiarazioni dell'assessore Aguzzi scopriamo che nulla è stata fatto a tal proposito - prosegue Bora - e che il Ministero del Made in Italy, che doveva essere il garante degli accordi sottoscritti dall'Imr ai tempi dell'acquisizione dell'ex Caterpillar, non è stato per nulla coinvolto nelle nuove trattative. Quale ne sia il motivo non ci è dato saperlo, ma è evidente che questo atteggiamento pilatesco di Acquaroli e Aguzzi potrebbe costare molto caro ai lavoratori e al nostro territorio".
    "Acquaroli e Aguzzi - afferma la esponente dem - non possono continuare a fare gli arbitri: se i sindacati non potranno contare sul concreto sostegno della Regione Marche, la partita per salvare i posti di lavoro rischia di essere persa già in partenza. Il nostro atteggiamento è stato sempre responsabile e costruttivo sia nei confronti della giunta che dell'azienda, perché sappiamo bene che quando in gioco ci sono le vite dei lavoratori e delle loro famiglie le polemiche devono essere lasciate da parte. Ma adesso è ora di dire basta, poiché abbiamo l'impressione che alcuni si stiano approfittando di questa nostra responsabilità. Basti dire che nonostante già a novembre del 2023 si registrasse da parte dell'Imr un inaccettabile ritardo nell'attuazione del piano industriale, la giunta Acquaroli è rimasta in silenzio. Una debolezza che oggi - conclude - consente all'azienda di mettere la Regione Marche di fronte al fatto compiuto, con una nuova pianificazione assolutamente irricevibile". (ANSA).
   

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