Marche

Polizze catastrofali, ordine geologi contro obbligo di legge

Farabollini: "parole d'ordine prevenzione e preparazione"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 21 MAR - "Lo Stato si preoccupa delle calamità naturali, ma non se ne occupa. La parola d'ordine non deve essere assicurazione, ma prevenzione e preparazione". Lo afferma il presidente dei geologi marchigiani Piero Farabollini che si schiera contro l'obbligo assicurativo che per legge, tutte le imprese dovranno sottoscrivere entro il 31 marzo prossimo.
    "Le preoccupazioni delle imprese non sono infondate. - aggiunge - L'obbligo assicurativo si inserisce in un contesto in cui lo Stato non ha ancora affrontato in modo strutturale la messa in sicurezza del territorio. Senza un piano di prevenzione efficace, il rischio è che l'assicurazione diventi un costo aggiuntivo senza garanzie concrete per la protezione delle attività produttive. Tuttavia, va anche detto che molte imprese operano in aree a elevato rischio idrogeologico, in alcuni casi senza adeguate misure di mitigazione. Questo non può essere ignorato".
    "Sarebbe altrettanto giusto - osserva il presidente dei geologi marchigiani obbligare alla stipula di polizza assicurativa anche gli edifici pubblici e quelli di culto, mai stati oggetto di seria prevenzione. Basti vedere a quanto ammontano i costi per ripararli e ristrutturarli, desumibili dalle varie ordinanze dei vari Commissari agli eventi catastrofici".
    In conclusione, l'assicurazione contro i danni catastrofali "può essere uno strumento utile, ma solo se accompagnata da un serio impegno nella prevenzione e nella pianificazione territoriale" conclude il presidente dei Geologi marchigiani.
    (ANSA).
   

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