Marche

Ricci, programmare nella cultura per promuovere Marche nel mondo

Esponente dem a evento liste civiche alla Mole di Ancona

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 22 MAR - "Il tema della programmazione per la cultura è fondamentale, deve essere pluriennale, ad ottobre bisognerà già avere la programmazione dei grandi eventi di tutta la regione". Matteo Ricci, europarlamentare PD, ad Ancona, ha partecipato all'evento "La cultura nelle Marche", promosso nei locali del Museo Omero alla Mole Vanvitelliana di Ancona, da una serie di liste civiche, il giorno dopo essersi messo a disposizione come candidato a presidente della Regione.
    "Le grandi mostre, il grande cinema, i grandi spettacoli vanno promossi al mondo con largo anticipo affinché promuovano il territorio per tutto l'anno - ha rimarcato - questo ci permetterebbe di essere più competitivi sul mercato turistico e maggiormente attrattivi". "Siamo in una fase in cui i margini di crescita possono essere enormi e dobbiamo essere bravi a cogliere l'occasione - ha aggiunto - nei prossimi anni sono previsti 300 milioni di nuovi turisti e l'Italia è il paese più visitato, grazie alla sua cultura in un mercato con le grandi città strapiene, noi dovremo proporre un territorio alternativo, ricco di cultura e con la migliore qualità di vita d'Europa, perché è a questo che dobbiamo ambire".
    Ricci ha parlato anche dei lavoratori del mondo della cultura: "Dobbiamo iniziare a cambiare terminologia, c'è un'economia che ruota intorno alla musica, una che ruota intorno ai teatri, ai musei, al cinema, allo spettacolo queste economie coinvolgono tantissimi lavoratori e altrettanti settori, Noi dobbiamo far emergere questo settore lavorativo che spesso è fin troppo poco tutelato ma che rappresenta una parte fondamentale della nostra regione".
    "C'è tanto da fare anche per contrastare la povertà culturale - ha osservato - io non so se i bonus sono realmente una soluzione, ma il fatto che una regione dia degli incentivi ai giovani per andare a teatro o per vivere la cultura nei nostri territori è sicuramente un punto sul quale dobbiamo ragionare".
    "Tutto questo è possibile, insieme possiamo fare le Marche grandi e portare la nostra storia e la nostra cultura in giro per il mondo - ha ribadito - da ieri è finita la stagione del vassallaggio, non andremo più a Roma con il cappello in mano a raccogliere le briciole. Da ieri è iniziata la stagione delle Marche forti e orgogliose. Come direbbe Neruda… non possono fermare la primavera!". (ANSA).
   

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