Le start up, le piccole e medie imprese innovative e le aggregazioni di imprese marchigiane hanno a disposizione altri 13,5 milioni di euro per la promozione della ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale negli ambiti della specializzazione intelligente: meccatronica, domotica, manifattura sostenibile, salute e benessere. La Giunta regionale Marche ha emanato un nuovo bando Por Fesr "per potenziare la competitività e la capacità di attrazione del sistema produttivo regionale", sottolinea l'assessora alle Attività produttive Manuela Bora.
Una è dedicata alle start up e alle pmi innovative: 4,5 milioni di euro da investire in personale altamente qualificato, brevetti, competenze, attrezzature e materiali. Una seconda linea di intervento è stata pensata per le aggregazioni di impresa: la dotazione prevista è pari a 9 milioni di euro.
"Vogliamo valorizzare le competenze e le conoscenze presenti sul territorio, - spiega Bora - rafforzando la collaborazione e la sinergia tra imprese, anche attraverso la creazione, il consolidamento e la proiezione internazionale delle reti di ricerca - continua Bora - Una scelta strategica, che confermiamo con il bando 2019, in linea con analoghi percorsi di innovazione sostenuti nella programmazione corrente del Fesr. Trasferire le tecnologie nei processi produttivi - aggiunge -permette di potenziare la qualificazione professionale, favorendo l'assunzione di ricercatori, giovani talenti, laureati e diplomati tecnici".
Il bando prevede due linee di finanziamento. Una per start up e pmi innovative: 4,5 milioni di euro da investire in personale altamente qualificato, brevetti, competenze, attrezzature e materiali. Il contributo, per le micro imprese, può coprire il 45% dei costi nella realizzazione, in forma singola, di progetti che abbiano un costo compreso tra 100mila e 600mila euro. "È un'azione - commenta l'assessora - pensata per completare il precedente pacchetto di interventi che ha previsto, nel 2016, un sostegno pari a circa 10 milioni di euro per lo sviluppo e il consolidamento di start up ad alta intensità di conoscenza. Si tratta di una misura destinata alle realtà più dinamiche e con una forte vocazione innovativa".
Il secondo intervento è invece pensato per le aggregazioni di impresa. "Lavorando su una logica di filiera, - osserva Bora - possono realizzare quelle contaminazioni di competenze e conoscenze che hanno già dato un importante contributo al territorio regionale, mediante la realizzazione di soluzioni, prodotti e processi altamente innovativi, grazie a un primo bando lanciato nel 2015, all'inizio di questa legislatura". La dotazione è di 9 milioni di euro; si aggiungono ai circa 18,4 milioni di contributi Fesr erogati con il primo bando che ha stimolato investimenti per oltre 38 milioni, di 78 imprese e creato 200 posti di lavoro per giovani laureati e diplomati.
"Una strada da ripetere perché rappresenta un importante propulsore per la crescita economica e la competitività del sistema regionale - conclude l'assessora - L'esperienza maturata in questi anni ha dimostrato come il processo innovativo che si sviluppa da una progettualità partecipata, cioè dai fabbisogni e dalle strategie di una pluralità di soggetti che condividono obiettivi esperienze e competenze, sia in grado di restituire risultati e soluzioni tecnologiche applicabili a diversi ambiti e favorire il trasferimento tecnologico a piccole e micro imprese". Per questa linea d'intervento potranno essere presentati progetti che partono da un investimento minimo di 400 mila, fino a progetti del costo di 1,5 milioni di euro.
Marche,13,5 mln per innovare e aggregare
Nuovo bando Regione Fondi Fesr. Bora, potenziare competitività