Marche

Nuova legge urbanistica, 'legge innovativa e tempi ridotti'

Acquaroli, "dà certezza e rispetto territori per sfide future'

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 29 NOV - Riduzione dei tempi delle varianti urbanistiche ordinarie "da un anno e mezzo a 5-6 mesi" in particolare con l'introduzione della Conferenza inter-istituzionale e di valutazione (CeVi) che mette subito attorno allo stesso tavolo Comune, Provincia, Regione e sovrintendenza, per "defatigare i procedimento burocratici"; territori "messi obbligatoriamente in movimento" per procedere ai piani urbanistici con tempi scadenzati e il supporto della Regione; "minor consumo di suolo possibile, compensato da opere di mitigazione"; "sostegno alla rigenerazione urbana" per "abbellire ed efficientare l'esistente". Questi alcui obiettivi della nuova legge urbanistica regionale varata ieri, ribaditi in conferenza stampa dal presidente della Regione Francesco Acquaroli, dall'assessore all'Urbanistica Stefano Aguzzi (Forza Italia), dal relatore di maggioranza Andrea Assenti (Fratelli d'Italia) e dal presidente della Commissione consiliare Governo del territorio Luca Serfilippi. Sono intervenuti anche l'architetto Nardo Goffi, direttore del Dipartimento Infrastrutture, Territorio e Protezione civile, e l'architetto Maria Cristina Borocci, dirigente Settore Urbanistica.
    Oltre alle caratteristiche del provvedimento di riforma, formato da 36 articoli, che arriva a 31 anni dalla precedente legge urbanistica, i presenti hanno sottolineato come la legge sia stata predisposta "ascoltando tutti gli interessati" (dai Comuni alle associazioni fino ai Parchi e gli altri enti) e "condivisa con tutti". "Oltre 50 emendamenti approvati in aula, di cui una ventina dell'opposizione, e 30 in Commissione - ha rimarcato Serfillippi - significa che è una legge partecipata da tutti. Il Crel ha dato parere favorevole seppure con condizioni mentre all'interno del Cal, che non si è espresso, 17 enti su 24 erano a favore". "Non era più possibile attendere - ha detto Acquaroli - Era tempo che la Regione di dotasse di un nuovo strumento normativo al passo con i tempi".
    Nelle cinque sedute dedicate alla discussione della legge sono stati discussi circa 400 emendamenti, di cui una cinquantina approvati. Secondo Aguzzi si tratta di una "legge all'avanguardia inedita e innovativa, aperta alle esigenze dei territori e dei Comuni". "Si apre una nuova fase - ha fatto eco Acquaroli - che saprà dare le giuste risposte e soprattutto saprà valorizzare un percorso comune. Ciò comporterà un periodo transitorio previsto dalla legge. Un termine che non è ampio se consideriamo la pressione lavorativa a cui sono sottoposti gli uffici tecnici degli enti territoriali. Certo - ha continuato - non si può pensare di scrivere sin da subito la legge perfetta, soprattutto su una materia complessa come quella urbanistica ma siamo assolutamente a disposizione, qualora potrà essere necessario, ad applicare delle modifiche all'articolato. Credo che questo sia sinonimo di intelligenza e di volontà di sapersi mettere umilmente a disposizione di quelle che sono le sfide complicatissime come il governo del territorio".
    "Ritengo - ha aggiunto Acquaroli - che sia giusto dare alle Marche dopo oltre 30 anni un nuovo strumento che possa essere in grado di portare la nostra regione a vivere le sfide future con certezza, coerenza e rispetto per la vocazione dei nostri territori, che sono il più grande patrimonio di cui noi disponiamo e vorremmo lasciarlo nella migliore condizione possibile a chi verrà dopo di noi, evitando ulteriori danneggiamenti e errori di cui ancora oggi vediamo gli effetti".
    (ANSA).
   

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