Marche

Baldelli, un miliardo per nuovi ospedali, giù spese di gestione

Primo evento Extra G7, "risparmi per il personale e i servizi"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 03 OTT - "Stiamo mettendo a terra investimenti per oltre un miliardo di euro su strutture ispirate ai più moderni principi di sicurezza, pensate nell'ottica dell'abbattimento delle spese di gestione e dell'ottimizzazione delle prestazioni del personale". Lo ha detto nel corso dell'incontro Extra G7, "Sanità Marche: visione e percorso", l'assessore regionale con delega all'Edilizia sanitaria Francesco Baldelli che ha chiosato: "riducendo la spesa per i costi di gestione, il sistema Sanità delle Marche avrà più fondi che potranno essere utilizzati per personale e miglioramento dei servizi. Quando il personale attualmente in formazione sarà pronto, avremo strutture all'avanguardia e attrattive per accoglierlo, valorizzando così le competenze professionali".
    All'incontro, tra le autorità presenti, anche i sottosegretari al ministero dell'Economia e delle Finanze, Lucia Albano, e alla Salute Marcello Gemmato.
    "In Italia, molti dei nostri ospedali sono vecchi: ben sei su dieci hanno più di 70 anni. Purtroppo, le Marche non fanno eccezione - ha osservato Baldelli -. Nella nostra regione stiamo scontando anche le conseguenze di una riforma e di una programmazione carente risalenti agli inizi degli anni Duemila.
    È importante notare che i medici e il personale sanitario non si spostano in altri Paesi solo per motivi economici, ma anche a causa delle condizioni di lavoro. Le Marche hanno elaborato una strategia chiara in merito: stiamo formando nuovo personale e abbiamo accentrato il governo dell'edilizia sanitaria ospedaliera, creando un ufficio dedicato all'interno dell'apparato regionale. Questo ufficio è responsabile della realizzazione di opere strategiche, come nuovi ospedali, palazzine di Emergenza Urgenza e la riqualificazione di edifici esistenti e a rischio di chiusura per non aderenza alle norme.
    In questo modo, le Aziende Sanitarie possono concentrare le risorse economiche e competenze nell'organizzazione dei servizi" Antonio Draisci, direttore del Dipartimento Salute, e Flavia Carle, direttrice dell'Agenzia sanitaria regionale, sono entrati nel merito dei progetti e degli investimenti sottolineando la novità apportata dalla Legge Regionale n.19 del 2022 di riforma del Sistema Sanitario Regionale; una riforma che ha "cancellato l'Azienda Sanitaria Unica Regionale (Asur) istituendo 5 Aziende Sanitarie Territoriali o Ast (con l'azienda Ospedaliera Marche Nord inglobata nella AST di Pesaro-Urbino), accanto all'Istituto Geriatrico Inrca e all'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche".
    "Grazie alle risorse del Pnrr, circa 302 milioni di euro, - ricorda la Regione - verranno realizzati Case e Ospedali di Comunità per rafforzare il territorio, accanto alle Centrali Operative Territoriali già completate, ma si investirà anche in capitale umano: il tetto di spesa per il personale verrà incrementato di quasi 17 milioni di euro, saranno aumentati i trattamenti accessori per gli straordinari del personale sanitario e le risorse per Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta. Il tutto nel rispetto dell'equilibrio economico-finanziario. I piani operativi regionali per il contenimento delle liste di attesa del 2023 e del 2024 hanno previsto l'utilizzo di 22,3 milioni di euro, che consentiranno di erogare complessivamente circa 500 mila prestazioni in più nel biennio".
    La seconda sessione, intitolata "La centralità del territorio", è stata coordinata da Aldo Salvi, sottosegretario della Presidenza della Giunta Regionale e ha visto la partecipazione dei direttori generali delle 7 Aziende Sanitarie della Regione Maria Capalbo (Inrca), Alberto Carelli (Ast Pesaro e Urbino), Armando Marco Gozzini (Aou delle Marche), Roberto Grinta (AstT Fermo), Nicoletta Natalini (Ast Ascoli Piceno), Marco Ricci (Ast Macerata) e Giovanni Stroppa (Ast Ancona), a sottolineare l'importanza di una Sanità che metta al centro le esigenze dei cittadini, valorizzando i servizi territoriali.
    (ANSA).
   

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