Marche

Latini, una legge per riconoscere attività della Lega Filo d'oro

Proposta presentata da presidente del Consiglio regionale Marche

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 23 OTT - In Regione, una proposta di legge per "riconoscere le attività della Lega del Filo d'Oro". L'ha presentata il presidente del Consiglio regionale Dino Latini che intende far "riconoscere la particolarità delle attività di cura e reinserimento sociale promosse dall'Associazione osimana nei confronti delle persone con gravi disabilità plurisensoriali".
    "La Regione Marche - recita la proposta di legge - riconosce la particolare specificità dell'attività multidisciplinare svolta dalla 'Lega del Filo d'Oro' quale punto di riferimento insostituibile per l'assistenza, la riabilitazione, l'educazione, il recupero e il reinserimento nella società delle persone sordocieche e pluriminorate sensoriali". L'associazione Lega del Filo d'Oro di Osimo, da anni attiva nell'assistenza ai bambini e alle persone sordocieche. "Una gravissima condizione di disabilità, che merita assoluta attenzione e supporto da parte delle istituzioni regionali - sottolinea Latini - La Regione, con questa proposta di legge, si impegna a portare avanti tutti i progetti e le azioni in grado di garantire le attività a sfondo sociale originate dall'Associazione".
    La proposta di legge mira infatti ad un "ampio spettro di iniziative. Tra di esse, figura anche la promozione del volontariato nel campo dell'assistenza proprio alle persone sordocieche e con gravi problemi psicosensoriali, come 'espressione della libera partecipazione dei cittadini alla vita e allo sviluppo della società'. E' prevista inoltre la promozione di percorsi educativi, informativi e di sensibilizzazione anche in ambito scolastico per diffondere una corretta informazione sulle specificità della sordocecità, una condizione unica che ha bisogno di trattamenti particolari.
    Infine, promuove la formazione del personale addetto al trattamento delle persone con plurimi handicap sensoriali, intervento importante proprio in considerazione della specificità dei trattamenti da eseguire. In particolare, considerata la manifestazione non uniforme della disabilità per tutti i soggetti, saranno individuate forme di sostegno personalizzato mediante guide e comunicatori-interpreti".
    "Puntiamo fortemente verso questo intervento - concluso Latini - per favorire un reinserimento nella società alle persone sordocieche, una misura che valorizza gli individui appunto come persone. La Regione Marche intende mettere in campo tutti gli strumenti possibili per garantire a queste persone una vita degna di essere vissuta". (ANSA).
   

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