Marche

Consiglio Marche, semplificare norme per azioni anti-alluvioni

Ok a maggioranza risoluzione nella seduta sull'alluvione 2014

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 29 OTT - Un impegno del presidente della Regione Francesco Acquaroli e della Giunta a farsi portavoce con il Governo nazionale per "individuare semplificazioni normative negli interventi e per il potenziamento della programmazione" in tema di sicurezza del territorio e cambiamenti climatici. Lo prevede una risoluzione approvata a maggioranza dal Consiglio regionale (19 favorevoli e 7 contrari) al termine di un lungo dibattito, seguito alle comunicazioni del Presidente Francesco Acquaroli e dell'assessore Stefano Aguzzi sull'alluvione del 2014.
    L'atto di indirizzo, a firma dei gruppi di maggioranza, impegna presidente e giunta a farsi portavoce con il Governo per individuare semplificazioni normative negli interventi e per il potenziamento della programmazione.
    Posizioni molto critiche sulla decisione di spacchettare le relazioni sulle alluvioni del 2014 e del 2022 (una seduta è prevista per il prossimo 5 novembre) sono state espressi da Pd e M5s. La capogruppo dem Anna Casini ha parlato di un'iniziativa con uno "scopo squisitamente politico" da parte della giunta per sostanzialmente auto-elogiarsi e "spostare l'attenzione dall'inefficienza nell'utilizzo dei soldi del commissario per gli interventi, che sono rimasti intonsi".
    Doppio intervento del presidente Acquaroli il quale ha sottolineato: "a me interessa la sicurezza del territorio: c'è bisogno di risorse, manutenzione straordinaria e ordinaria, le infrastrutture devono essere realizzate con investimenti ingenti che non sono nella disponibilità della Regione: dal 2022 a oggi rimosso mezzo milione di metri cubi di merce dall'alveo dei fiumi". Acquaroli ha sottolineato la necessità di "cambiare l'approccio", soprattutto quello "ambientalista e ideologico che ha cercato in maniera inconsapevole di tutelare lo stato dei luoghi senza consentire gli interventi di manutenzione, di rimozione del materiale lungo il corso di fiumi. Ci lascia un'eredità pesante su tutto il territorio regionale". Il tema, ha aggiunto, "è quello che possiamo fare; destiniamo sette milioni di euro l'anno per manutenere i corsi d'acqua, uno sforzo senza precedenti ma non basta perché nonostante lo sforzo gli interventi sono enormi. Pensare a strategia per essere protagonisti con nostre competenze e possibilità". (ANSA).
   

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