Marche

Regione 'in prima linea' per tutela lavoratori Beko e Fedrigoni

"Piano irricevibile. Influsso su trattativa con Golden power"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 21 NOV - La Regione Marche ha promosso un incontro a Fabriano, in collaborazione con il Comune, presenti sindacati, sindaci del territorio e associazioni di categoria, "per discutere le gravi ricadute occupazionali delle due vertenze Beko e Fedrigoni. Presenti, tra gli altri, gli assessori regionali Stefano Aguzzi e Chiara Biondi.
    "Il piano presentato da Beko è irricevibile, - ha detto Aguzzi - ma confidiamo molto nella trattativa e nella possibilità di influire attivamente, anche grazie al Golden Power. Le vertenze Beko e Fedrigoni rappresentano una sfida cruciale per le nostre aree interne, già duramente colpite dalla crisi economica".
    L'appuntamento, ricorda la Regione, ha fatto seguito al vertice di ieri al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), durante il quale la Beko ha presentato un piano industriale che prevede 1.935 esuberi in Italia su 4.400 occupati entro il 2025. Nello specifico nelle Marche si parla della chiusura dello stabilimento di Comunanza nell'ascolano (320 esuberi), di 66 esuberi a Melano nel fabrianese e della chiusura del centro Ricerca e Sviluppo di Fabriano con un impatto anche sul settore impiegatizio.
    "L'impegno della Regione sarà massimo - ha ribadito Aguzzi -.
    Metteremo in campo tutte le misure a nostra disposizione per difendere l'occupazione e i siti produttivi. La trattativa è solo agli inizi". "Il governo - ricorda la Regione - ha confermato la volontà di esercitare il Golden Power, uno strumento che consente di vincolare operazioni societarie in settori strategici, garantendo investimenti in Italia e la tutela dell'occupazione. Questo vincolo è stato imposto alla newco turco-americana Beko, nata dalla fusione tra Arcelik e Whirlpool nel 2023".
    Sul fronte Cartiere Fedrigoni, la Regione e il Ministero "hanno richiesto misure di mitigazione rispetto alla chiusura del sito produttivo di Giano di Fabriano al tavolo tecnico che si è riunito nei giorni scorsi. L'azienda aveva annunciato 195 licenziamenti diretti entro il 2024 con circa 50 posti di lavoro persi nell'indotto, e aveva presentato poi un piano che ridurrebbe gli esuberi di 130 unità". La Regione "ha proposto una sospensione dell'attività dello stabilimento, non la sua chiusura, con cassa integrazione per un anno, al fine di mantenere aperta una prospettiva di soluzione occupazionale".
    "L'incontro - osserva la Regione - ha rappresentato un'occasione per raccogliere proposte e osservazioni da sindacati e associazioni di categoria. Per Beko, il prossimo appuntamento è fissato al 10 dicembre al Mimit, al quale seguirà un nuovo tavolo regionale con comuni e parti sociali per definire ulteriori strategie. (ANSA).
   

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