(ANSA) - ANCONA, 01 FEB - Dai vincisgrassi al brodetto di
pesce, dallo stoccafisso all'anconetana al coniglio in porchetta
all'oliva ascolana. La Regione Marche dà vita a un archivio per
la tradizione culinaria: il registro delle ricette marchigiane,
istituito con una legge regionale numero 6 del 2024, entra nei
menu dei ristoranti.
Grazie ad una piattaforma online dedicata
(https://ricettedellacucina marchigiana.it/) chiunque può
partecipare inviando le ricette di famiglia: le ricette raccolte
verranno esaminate da una commissione di esperti ce ne valuterà
l'autenticità e l'importanza culturale. Quelle selezionate,
oltre ad essere inserite in archivio, diventeranno protagoniste
nei menu di ristoranti del territorio: sono già circa 100 le
ricette che sono state inserite nella piattaforma.
"Molte di queste ricette - ha osservato Antonini - possono
essere declinate nella capacità di presentarle e proporle
attraverso anche un'attenzione dedicata alla salute, ai modi
sani di cucinare, scegliere gli ingredienti, puntare sulla
qualità di prodotti che nelle Marche abbondano. Con la
competenza, la creatività, l'abilità dei nostri cuochi si
possono trasformare in piatti del benessere".
Nella presentazione l'assessore Antonini, è stato affiancato
dal presidente di Camera Marche Gino Sabatini, dal direttore di
Confcommercio Marche Massimiliano Polacco e dalla direttrice di
Confesercenti Marche Elena Capriotti, partner che partecipano
all'iniziativa per portare le ricette marchigiane ad essere
ambasciatrici del territorio e della tradizione marchigiana:
circa il 30% dei turisti sceglie la meta di vacanza pensando
alla degustazione enogastronomica.
Un processo di codifica delle ricette, ha detto lo chef
Cedroni a margine della presentazione, "che non era stato mai
fatto, quindi sarà una linea guida per tutti". I ristoranti, ha
sottolineato, "sono gli avamposti che devono mantenere quei
gusti della tradizione. Naturalmente con i giusti adeguamenti ai
tempi e modi che è al momento che viviamo - ha proseguito
Cedroni -, altrimenti rischiamo che le nonne stanno finendo, le
mamme non cucinano più e quindi di perdere certi valori". "A
volte - ha detto ancora lo chef stellato - siamo presi da gusti
e sapori di altri mondi, invece è bene che manteniamo questi poi
andiamo anche negli altri mondi a visitare, come abbiamo sempre
fatto. Però è basilare che ci sia una codifica - ha concluso
Cedroni - ci siano delle linee guida, in modo che anche i nostri
colleghi si sentano con il piacere di mantenere certi sapori".
(ANSA).
Registro ricette delle Marche, terra di benessere anche culinario
Iniziativa assessore Antonini, tradizione nei menu ristoranti