Marche

Registro ricette delle Marche, terra di benessere anche culinario

Iniziativa assessore Antonini, tradizione nei menu ristoranti

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 01 FEB - Dai vincisgrassi al brodetto di pesce, dallo stoccafisso all'anconetana al coniglio in porchetta all'oliva ascolana. La Regione Marche dà vita a un archivio per la tradizione culinaria: il registro delle ricette marchigiane, istituito con una legge regionale numero 6 del 2024, entra nei menu dei ristoranti. Dunque Marche terra di Benessere anche sotto l'aspetto enogastronomico che richiama turismo ma anche un modo sano di stare a tavola. L'evento di "Valorizzazione dell'identità culinaria delle Marche" è stato presentato nella sala Unicorn al Passetto dall'assessore regionale allo Sviluppo Economico Andrea Maria Antonini, in sinergia con Camera Marche, Confcommercio Marche, Confesercenti Marche, e con un ospite d'onore: lo chef stellato Moreno Cedroni che è anche presidente Confcommercio Fipe Marche Centrali.
    Grazie ad una piattaforma online dedicata (https://ricettedellacucina marchigiana.it/) chiunque può partecipare inviando le ricette di famiglia: le ricette raccolte verranno esaminate da una commissione di esperti ce ne valuterà l'autenticità e l'importanza culturale. Quelle selezionate, oltre ad essere inserite in archivio, diventeranno protagoniste nei menu di ristoranti del territorio: sono già circa 100 le ricette che sono state inserite nella piattaforma.
    "Molte di queste ricette - ha osservato Antonini - possono essere declinate nella capacità di presentarle e proporle attraverso anche un'attenzione dedicata alla salute, ai modi sani di cucinare, scegliere gli ingredienti, puntare sulla qualità di prodotti che nelle Marche abbondano. Con la competenza, la creatività, l'abilità dei nostri cuochi si possono trasformare in piatti del benessere".
    Nella presentazione l'assessore Antonini, è stato affiancato dal presidente di Camera Marche Gino Sabatini, dal direttore di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco e dalla direttrice di Confesercenti Marche Elena Capriotti, partner che partecipano all'iniziativa per portare le ricette marchigiane ad essere ambasciatrici del territorio e della tradizione marchigiana: circa il 30% dei turisti sceglie la meta di vacanza pensando alla degustazione enogastronomica.
    Un processo di codifica delle ricette, ha detto lo chef Cedroni a margine della presentazione, "che non era stato mai fatto, quindi sarà una linea guida per tutti". I ristoranti, ha sottolineato, "sono gli avamposti che devono mantenere quei gusti della tradizione. Naturalmente con i giusti adeguamenti ai tempi e modi che è al momento che viviamo - ha proseguito Cedroni -, altrimenti rischiamo che le nonne stanno finendo, le mamme non cucinano più e quindi di perdere certi valori". "A volte - ha detto ancora lo chef stellato - siamo presi da gusti e sapori di altri mondi, invece è bene che manteniamo questi poi andiamo anche negli altri mondi a visitare, come abbiamo sempre fatto. Però è basilare che ci sia una codifica - ha concluso Cedroni - ci siano delle linee guida, in modo che anche i nostri colleghi si sentano con il piacere di mantenere certi sapori".
    (ANSA).
   

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