(ANSA) - ANCONA, 05 MAR - Coinvolge tre piccoli Comuni e
circa 4.000 cittadini (che possono arrivare a meno di 10mila,
estendendosi ad altri Comuni) 'Qui Val di Fiastra', il progetto
vincitore del Bando Pnrr Borghi, con un finanziamento di oltre
due milioni di euro.
'Qui Val di Fiastra', elaborato con il supporto di Inabita e
dell'agenzia di comunicazione Tonidigrigio, nasce con
Borgofuturo, Festival della Sostenibilità a misura di borgo nato
nel 2010 a Ripe San Ginesio, e in particolare all'interno di
Borgofuturo+, iniziativa del biennio 2020-2022 tra l'omonima
associazione, le amministrazioni della Val di Fiastra e i
ricercatori e progettisti di Inabita, laboratorio di
rigenerazione territoriale. Attraverso Borgofuturo+ si è avviato
un processo di partecipazione condivisa tra le comunità del
territorio, che hanno discusso e affrontato i temi della
sostenibilità e della qualità della vita in maniera partecipata,
in un territorio durante colpito prima dal sisma del 2016, poi
dalla pandemia. All'iniziativa hanno collaborato oltre 100
realtà locali della vallata, e ne sono scaturite una serie di
proposte, oggi alla base del progetto 'Qui Val di Fiastra'.
Paolo Teodori, sindaco di Ripe San Ginesio, ha sottolineato
la portata culturale del progetto, ma anche "l'attenzione al
sostegno alle imprese attraverso opportunità finanziarie
concrete". Tre piccoli Comuni che, mettendosi insieme, hanno
fatto una "mossa vincente", secondo Robertino Paoloni, sindaco
di Loro Piceno, che ha sottolineato la "sinergia tra cultura,
sociale e turismo". E per Mirko Mari, primo cittadino di
Colmurano, il progetto ha anche l'obiettivo di creare "una
comunità solidale, dopo il covid che ci ha reso tutti più
individualisti".
I 15 interventi, basati su un'azione congiunta sul
territorio, da attuare entro giugno 2026, comprendono
l'attivazione di quattro spazi fisici (hub) nei tre Comuni e
lungo la vallata destinati alla conservazione, valorizzazione e
promozione del patrimonio locale immateriale, delle tradizioni
produttive e artigianali e dei saperi del territorio, alla
formazione dei giovani e all'osservazione del paesaggio. Ci sono
poi delle infrastrutture territoriali: l'unità mobile Errante
che supporterà le attività socioculturali della vallata, a
disposizione di tutte le associazioni e realtà che vorranno
utilizzarla, e l'Anello del Fiastra, un percorso di trekking
culturale, di mobilità lenta e conoscenza territoriale nei sei
centri storici della Val di Fiastra. Alle infrastrutture
territoriali si affiancano quelle immateriali: sistemi digitali
e gestionali capaci di mettere in relazione luoghi e utenti, con
la sperimentazione di un ecosistema di vallata che mira
all'integrazione di servizi diversi in un'unica piattaforma per
abitanti e visitatori e una rete museale per coordinare la
gestione dei piccoli spazi museali locali.
Infine, gli interventi di progetto verranno promossi
attraverso l'attivazione di residenze artistiche ed eventi
culturali nei diversi borghi, a cui si aggiungono attività
formative per la riconnessione dei più giovani con il
territorio. L'atto finale sarà un film documentario su
Borgofuturo, associazione e movimento che ha dato origine al
progetto 'Qui Val di Fiastra'.
Sabato 9 marzo all'Abbadia di Fiastra (Macerata) il progetto
sarà presentato alla comunità locale con una giornata di
incontri, talk, workshop e laboratori per bambini che andranno
ad approfondire le premesse e gli obiettivi di Qui Val di
Fiastra dalla viva voce degli attori che lo hanno sviluppato, di
esperti e istituzioni del territorio. (ANSA).
Tre piccoli Comuni delle Marche vincono il bando Pnrr Borghi
Oltre 2 milioni di euro per ricostruzione sociale e culturale