Marche

Castelli, Merloni a Matelica eccellenza e simbolo di rinascita

Contributo sisma per ricostruire e temporanea delocalizzazione

Redazione Ansa

(ANSA) - MATELICA, 16 MAR - "La Antonio Merloni Pressure Vessels di Matelica non è soltanto un'eccellenza produttiva delle nostre aree interne, ma esprime appieno la capacità delle nostre comunità di reagire e rialzarsi con tenacia, affrontando grandi difficoltà per poi tornare a correre". Le parole del commissario post sisma 2016 Guido Castelli durante l'inaugurazione della nuova line produttiva nello stabilimento aziendale, leader nella produzione di bombole per lo stoccaggio di Gpl, che compie 70 anni, e di una mostra dedicata al fondatore dell'Eni Enrico Mattei.
    "La presenza del ministro Lollobrigida da poi particolare lustro a questa giornata, confermando l'importanza di questo stabilimento e la particolare attenzione che il Governo Meloni - ha aggiunto il Commissario - sta dedicando ai nostri territori colpiti da sisma e al suo tessuto imprenditoriale. L'anticipo dell'Iva negli interventi di ricostruzione delle attività produttive, previsto grazie al Dl ricostruzione, è tra le prove più evidenti di questo impegno".
    "Questa storica realtà del territorio maceratese - ha proseguito Castelli -, nata su iniziativa di Enrico Mattei, aveva subito conseguenze significative a seguito del sisma, che aveva causato danni gravi a tre edifici e lievi a quelli restanti. Il contributo sisma per la sua riparazione e ricostruzione, con un importo superiore ai 29 milioni di euro (sui 37 totali), ha rappresentato il più importante intervento nei confronti di un'attività produttiva realizzato nel cratere 2016, interessando un'area di 28 mila metri quadrati". Per "consentire la continuità produttiva, mentre erano in corso i lavori, si è reso necessario provvedere alla pianificazione degli interventi prevedendo singole fasi operative, interconnesse tra di loro". "Nel corso della delicata fase della delocalizzazione temporanea - ha spiegato il commissario posti sisma -, abbiamo anche finanziato l'acquisto di nuovi macchinari delle linee produttive, dalle caratteristiche più evolute rispetto a quelli precedentemente in dotazione all'azienda. Al termine di questa fase 'transitoria' quei macchinari sono poi stati portati e installati nel rinnovato impianto principale, completando così in modo armonico un processo che ha saldato ricostruzione, continuità produttiva e sviluppo della produzione stessa: un riuscito esempio di pianificazione flessibile, capace di trasformare una situazione critica in una opportunità di innovazione". I "positivi risultati conseguiti durante i lavori sono derivati dalla stretta collaborazione e dal confronto dei tecnici dell'Ufficio speciale per la ricostruzione e dello staff tecnico dell'impresa, con la collaborazione dell'Ufficio tecnico del Comune di Matelica". (ANSA).
   

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