Marche

Terremoto: un unico cantiere per la ricostruzione del centro storico di Visso

Consigliere comunale Sensi, più facile organizzare e velocizzare i lavori

Redazione Ansa

(ANSA) - VISSO, 12 APR - Il centro storico di Visso si avvia alla sua ricostruzione. Dopo 8 anni dal sisma del 2016, l'amministrazione comunale - superate le varie criticità burocratiche - ha delineato l'iter che porterà al recupero di uno dei borghi più belli dell'Appennino marchigiano. La morfologia territoriale particolarmente difficile su cui sorge il centro di Visso ha suggerito al Comune, guidato dal sindaco Gian Luigi Spiganti, di perimetrare tutti gli edifici contenuti in quello che viene chiamato Settore A - dove insiste anche Palazzo dei Priori - così da procedere alla loro ricostruzione e riparazione attraverso un unico cantiere.
    Da qui la necessità di dare vita a un Consorzio di secondo livello che avrà come finalità quella di coordinare tutti gli interventi di recupero degli immobili perimetrati del centro storico, con "l'obiettivo di ridurre i tempi di progettazione e presentazione delle autorizzazioni necessarie", spiega il consigliere comunale Filippo Sensi.
    Se la ricostruzione del centro storico è attesa sia dagli abitanti di Visso che dai turisti che negli anni pre-terremoto raggiungevano la località montana, è altrettanto importante la ricostruzione della vicina frazione di Villa Sant'Antonio, se non altro perché è la principale porta di accesso al cittadina.
    "La ricostruzione di Villa Sant'Antonio - sottolinea Sensi - riveste una particolare importanza sotto il profilo della sicurezza del tratto stradale regionale 209 Valnerina, che attraversa il centro abitato e per il quale è necessario pianificare un intervento di riduzione complessivo della vulnerabilità al fine di garantire maggiori livelli di sicurezza e accessibilità al territorio di Visso e ai comuni montani circostanti".
    Proprio nel cuore della frazione la viabilità si fa particolarmente complessa soprattutto se due mezzi pesanti si trovano a transitare contemporaneamente quel tratto. "Per superare una volta per tutte l'annoso problema - spiega ancora Sensi - l'amministrazione comunale ha deciso per l'allargamento della attuale sede stradale, da ottenersi mediante la delocalizzazione obbligatoria degli edifici danneggiati posti in adiacenza dell'attuale tracciato e l'esproprio di quello agibile presente". (ANSA).
   

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