Marche

Appello per futuro sostenibile delle risorse boschive italiane

Castelli: "Puntare sul legno italia si investe su sostenibilità"

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 30 NOV - E' "urgente una gestione più sostenibile delle risorse boschive, in grado di ridurre la dipendenza dall'estero e di valorizzare le filiere locali".
    E' il messaggio emerso nel corso dell'incontro organizzato da Confartigianato in collaborazione con Fondazione Symbola, dedicato al tema della filiera del legno e alla valorizzazione delle risorse boschive italiane. Un appuntamento che ha messo in luce il paradosso del nostro Paese: nonostante il 40% della superficie totale sia coperta da boschi (nelle aree montane e alto collinari raggiunge il 70% mentre nella fascia tra gli 800 e i 1.500 m. addirittura il 98%), l'Italia importa l'80% del legno utilizzato, non sfruttando le enormi potenzialità del patrimonio forestale nazionale.

    Fabio Renzi, Segretario generale di Fondazione Symbola, ha sottolineato l'importanza di un approccio sistemico alla gestione delle risorse boschive per garantire uno sviluppo economico e sociale sostenibile. "Grazie al programma Nextappennino sono state avviate nell'area del cratere sisma 2016 quattro piattaforme di trasformazione del legno che mirano a dare valore aggiunto alla risorsa forestale. Si tratta di un primo tentativo di avviare un processo di valorizzazione del legno locale attraverso la produzione di pellet per l'energia e semilavorati per l'arredo e le costruzioni, oggi possibile anche per le essenze locali grazie alle nuove tecnologie. Uno sforzo imprenditoriale che rappresenta un segmento di un processo più ampio coerente con le politiche promosse dal MASAF (Ministero Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste) con la SNF (Strategia Forestale Nazionale) e con il Cluster Italia Foreste Legno che vede anche l'adesione e la partecipazione di Confartigianato Imprese".

    Per Giorgio Menichelli, Segretario generale di Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo l'artigianato può essere un volano per il rilancio del settore. "Dobbiamo cogliere l'occasione delle quattro progettazioni atterrate con Next Appennino per capire come questa filiera impatterà sia sulla produzione industriale del legno, che a noi interessa perché abbiamo diverse aziende manufatturiere che ad oggi importano il legno, sia sulla filiera dell'edilizia".

    Il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Guido Castelli ha evidenziato "la necessità assoluta di dover introdurre la valorizzazione del legno dell'Appennino Centrale all'interno della grande ricostruzione che stiamo affrontando.  Per cui siamo partiti da un dato: in Italia la filiera del legno è molto importante e tutta la linea FederlegnoArredo è tra le primissime produzioni a livello nazionale, ma l'80% del legno che utilizziamo viene importato. Da questo punto di vista abbiamo finanziato con Next Appennino le filiere che ci devono consentire di estrarre, coltivare, custodire e rendere utilizzabile, anche ai fini edilizi, il legno dei nostri boschi. Sono boschi che diventano sempre più ampi anche a causa dell'abbandono del territorio ed è quindi auspicabile poterli utilizzare secondo criteri di buona norma e di sicurezza. La gestione attiva delle aree boschive non è solo una scelta economica, ma una strategia per preservare l'ambiente, creare occupazione e garantire il futuro delle comunità locali. Puntare sul legno italiano significa investire in sostenibilità e innovazione". 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it