A poco più di un anno dallo sbarco alla Borsa di Hong Kong, gli yacht Ferretti approdano anche a Piazza Affari, diventando il primo gruppo al mondo quotato sia in Europa sia in Asia. "Milano è la piazza naturale e giusta", e "quotarsi era fondamentale", secondo l'amministratore delegato Alberto Galassi, che evidenzia "il vantaggio" del dual listing (doppia quotazione) avvenuto "in soli 15 mesi". Il debutto sul listino milanese è partito, a pochi minuti dall'avvio degli scambi, con un balzo del titolo del 4,67% a 3,14 euro per poi chiudere con un calo dello 0,67% a 2,98 euro. A Hong Kong il titolo ha invece segnato un rialzo del 2%. Dopo l'Ipo sull'Euronext di Milano, lo sguardo è rivolto alla crescita, con un piano "che sta andando benissimo", concentrandosi anche sulle acquisizioni, ma non di brand, perché "abbiamo i migliori del mondo", dice Galassi. Il gruppo italiano di cantieristica navale ad oggi ha sette marchi, venduti in 71 paesi del mondo, e ha "ordini fino al 2025-2026 per 1,3 miliardi". Il 2023 "è l'anno migliore e il 2024 migliorerà ancora", spiega il manager, evidenziando il ruolo dell'attuale presidente di Ferretti e del gruppo cinese Weichai, Tan Xuguang, che nel 2012 comprò l'azienda quando fatturava circa 300 milioni di euro mentre oggi supera il miliardo. "Senza chairman Tan questa azienda non sarebbe qui", sostiene Galassi, ricordando che fu lui una decina di anni fa a "rilanciare il marchio Riva insieme a tutto il gruppo dando una prospettiva e un futuro". Anche oggi "Weichai supporta con fermezza Ferretti", dice l'imprenditore cinese sottolineando che il gruppo di Forlì "ha conquistato l'interesse degli investitori di tutto il mondo, mostrando robustezza e un immenso potenziale di crescita futura". Con il dual listing, Weichai ha limato la quota al 35%, con un incasso di 265 milioni, rimanendo primo socio di Ferretti, che diventa a tutti gli effetti una public company con oltre il 50% del capitale sul mercato. Nella compagine azionaria è entrato anche Danilo Iervolino, editore di Bfc Media e L'Espresso, e resta il socio storico Piero Ferrari, con la holding di famiglia F.Investments che detiene l'8%. Sul futuro della quota l'imprenditore si limita a dire: "non sono uno che tiene per sempre o vende tutto, sono per una gestione dinamica. Vediamo cosa farà in Borsa". Per il suono della campanella a Palazzo Mezzanotte c'era anche la ministra del Turismo Daniela Santanché, che ha voluto essere presente per l'amicizia che la lega a Galassi e a sua moglie, nella convinzione che il gruppo Ferretti sia "ambasciatore dell'Italia nel mondo" (ANSA).
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