(ANSA) - TERMOLI (CAMPOBASSO), 30 OTT - "Le scommesse e le promesse della politica sono state smascherate; il futuro non esiste più o se c'è ancora non lo si intravede. È sotto gli occhi di tutti un declino inesorabile che attanaglia tanti nostri piccoli centri; l'invecchiamento, la fuga, l'arretramento in ogni settore, sembrano il destino ormai segnato". È uno dei passaggi più significativi della riflessione del vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca, alla vigilia del 16/o anniversario del sisma in cui morirono 27 bambini e la loro maestra nel crollo della scuola 'Jovine' di San Giuliano di Puglia. "Fare memoria di quell'evento, ogni anno, è non solo rivivere quel dolore che ha colpito in modo drammatico tante famiglie - spiega il vescovo - ma è anche occasione per riflettere sul tempo trascorso da quel momento doloroso. Quel dolore rimane, segna irrimediabilmente la vita dei loro cari, ma è anche di monito per tutti noi, anche per le istituzioni locali, per i responsabili della cosa pubblica".
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