(ANSA) - PESCASSEROLI (L'AQUILA), 10 GEN - Sono 636 i camosci
del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), è questo
il numero minimo rilevato durante il monitoraggio 2018. La
popolazione di camoscio appenninico nel Parco viene monitorata
annualmente attraverso conteggi in simultanea, svolti in estate
e in autunno, lungo 34 percorsi ripetuti su due giornate
consecutive.
La popolazione del Pnalm risulta, dal punto di vista
numerico, sostanzialmente stabile, sebbene siano state
riscontrate differenze significative tra le diverse aree di
presenza. Nel 2017 erano stati contati 598 camosci. Il dato più
significativo è dato dai branchi che gravitano nella zona del
Marsicano e, in misura minore, delle Gravare, che mostrano un
tasso di accrescimento di tipo esponenziale altamente
significativo, come mostra per il 2018 il numero di camosci
avvistati (MNA=215 per il Marsicano e 83 per le Gravare).
L'espansione del camoscio sta avvenendo anche sulle Mainarde
laziali dove si registra una presenza stabile di branchi di
femmine con capretti, da quest'anno monitorati in maniera
sistematica. I parametri della zona Meta-Tartari sono invece
contrastanti: rispetto al 2017 si registra un aumento di animali
contati (MINA= 176) e un tasso di sopravvivenza al primo anno
del 64%, ma una diminuzione di circa il 30% nel numero di nuovi
nati. Di tendenza opposta i nuclei di camoscio nelle aree di
presenza storica, con quantità che mostrano una tendenza
negativa del numero minimo osservato, registrando un valore al
di sotto della media degli ultimi 10 anni. (ANSA).
Camosci, in Parco d'Abruzzo 636 nel 2018
Avvistati 117 nuovi nati e 93 piccoli di un anno