(ANSA) - PESCARA, 12 MAR - "L'emergenza in atto, come fece la
peste, cambierà la nostra società e spero in meglio, rendendoci
più umili, meno individualisti, perché da soli non si va da
nessuna parte, e più collaborativi gli uno con gli altri. Noi
siamo figli della peste, che ha insegnato molto.
"L'insegnamento che ci può dare questa mini 'pestilenza', e
ribadisco mini perché i due fenomeni non sono paragonabili -
sottolinea - ci porterà, a mio avviso, ad essere molto più
umili, perché oggi in Occidente si pensa che qui non si possa
morire di malattie infettive e questo non è vero. Ci insegnerà
che l'uomo ha disturbato oltremodo madre natura, che si sta
riprendendo ciò che vuole; si fa sentire e ci dà un segnale.
Siamo in questa situazione anche perché in una certa parte del
mondo gli uomini vivono a contatto con gli animali domestici, ma
anche con quelli selvatici. Ci sono infatti assembramenti di
milioni di esseri umani che sorgono a contatto con foreste
impenetrabili, con il loro habitat. La globalizzazione ha fatto
il resto: oggi in 8-10 ore un virus può viaggiare da una parte
all'altra del mondo".
"Noi occidentali - dice - siamo tutti figli della peste, che
tra il 1347 e il 1865 provoco, in particolare fino al 1700,
delle epidemie all'interno della pandemia, che ogni volta
uccidevano il 40% della popolazione. Questo ha portato ad un
cambiamento del comportamento quotidiano delle persone, anche
nel concepire la vita".
Un altro insegnamento, dice l'esperto, ci sarà anche a
livello sanitario: "Si sta capendo molto a livello di
organizzazione - sottolinea - spero che non accada più, ma se
dovesse ripresentarsi una situazione simile il Coronavirus ci
sarà stato di lezione". (ANSA).
Coronavirus: esperto, anche questa pandemia cambierà società
Fazii, Covid-19 servirà di lezione, spero uomo sarà più umile