(ANSA) - CAMPOBASSO, 15 DIC - "Agire velocemente per
l'attribuzione degli incarichi ai medici risultati idonei" a
svolgere le attività nelle Unità speciali di continuità
assistenziale (Usca) nelle sedi di Agnone (Isernia) e Riccia
(Campobasso). A chiederlo, con una nota inviata ai vertici
dell'Azienda sanitaria regionale (Asrem) e Regione Molise, il
segretario regionale della Federazione italiana medici di
famiglia (Fimmg) Antonio Tartaglione, "preso atto della
pubblicazione della nuova graduatoria utile per il conferimento
di ulteriori incarichi". Attualmente in Molise sono attive tre
Usca, una per ciascun Distretto sanitario, mentre quelle di
Agnone e Riccia sono state recentemente autorizzate con decreto
del Commissario ad Acta per la sanità. "In pieno stato di
emergenza pandemica - spiega Tartaglione - la nostra regione si
avvia ad affrontare la stagione invernale in una situazione
epidemiologica tale, per cui è assolutamente necessario un
potenziamento degli organici delle Usca. È necessario rispondere
con tempestività alla crescente domanda di salute della
popolazione in questo particolare momento critico, soprattutto
di quella parte della popolazione colpita dal Covid e che si
trovi in isolamento presso la propria abitazione o nelle Case di
riposo. Ogni Usca in più - osserva - significa meno ricorso al
118, meno accessi ai Pronto soccorso, meno ricoveri". Per questi
motivi chiede l'attivazione di una sesta Usca "che porterebbe
il Molise a mettersi in regola rispettando il rapporto indicato
dal ministero della Salute e che prevede una Usca ogni 50.000
abitanti". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it