(ANSA) - ROCCAMANDOLFI, 16 DIC - L'Ufficio postale di
Roccamandolfi aperto a singhiozzo: il sindaco scrive al
presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio
appellandosi all'Art. 3 della Costituzione. "Con questa missiva
- premette Giacomo Lombardi - non si vuole solo rappresentare la
problematica che coinvolge Roccamandolfi, ma anche denunciare
una sorta di senso di abbandono e di annichilimento che i
piccoli comuni devono quotidianamente affrontare". "Poste spa -
ricorda il sindaco -, seppur più volte interpellata e pressata,
non ha fatto altro che ribadire il carattere contingente e
temporaneo dell'apertura a giorni alterni dell'Ufficio postale
di Roccamandolfi, dapprima giustificandola con l'emergenza
sanitaria in corso e, di seguito, vincolandola a non meglio
chiarite scelte di razionalizzazione aziendale. Da sindaco di un
piccolo comune montano (900 abitanti in maggioranza anziani),
devo con amarezza constatare come spesso la cittadinanza venga
travolta da scelte calate dall'alto che favoriscono il più delle
volte gli interessi suscettibili di monetizzazione rispetto a
quelli che fanno il bene comune". "Condizioni di disuguaglianza
e disparità - ha concluso - che attanagliano la nostra società
e che rendono quasi una chimera l'art. 3 della Costituzione".
(ANSA).
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