(ANSA) - ISERNIA, 10 FEB - "Le stragi, le violenze, le
sofferenze patite dagli esuli giuliani, fiumani, dalmati e
istriani non possono essere dimenticate, sminuite o rimosse.
Esse fanno parte della nostra storia e ne rappresentano un
capitolo incancellabile, sono una ferita ancora aperta che ci
ammonisce sui gravissimi rischi dell'avversione ideologica
preconcetta e dell'odio etnico". Il sindaco di Isernia, Giacomo
d'Apollonio, ha rivolto un messaggio nel Giorno del Ricordo ai
giovani. "Le foibe - ha scritto ancora il primo cittadino -, con
il loro carico di morte, di crudeltà e di violenza, restano il
simbolo doloroso di un capitolo di avvenimenti ancora non
completamente conosciuti, talvolta addirittura incompresi, e che
raccontano momenti di profonda ostilità e brutalità, di
sofferenza e di lutto". "Quei drammatici accadimenti devono
essere sempre presenti nella nostra memoria; ricordati e
spiegati alle nuove generazioni, che vanno educate a non
dimenticare, affinché le tragedie del passato non si ripetano in
futuro. In tal senso, la vera insidia è l'indifferenza, il
disinteresse, la noncuranza; una insidia che si nutre spesso
della mancata conoscenza dei tristi eventi che ci insegnano come
la discriminazione e la vendetta, a qualunque titolo esercitati,
producono solo odio e violenza. Reiterare la memoria delle foibe
- ha concluso - e contribuire ad una loro lettura storica
corretta e condivisa è il principio per una autentica
riconciliazione che allontani per sempre ogni ipotesi di
discriminazione criminale, è la base per ritrovarci, insieme,
sotto la bandiera della libertà, una libertà che restituisca ad
ogni individuo il diritto di essere diverso, per nascita o per
scelta". (ANSA).
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