(ANSA) - CAMPOBASSO, 24 APR - "Non è la prima volta che mi
capita un personaggio così complesso, Massimo era un'icona in
Italia. Penso sia stata una buona idea decidere di non
utilizzare un attore italiano, ci sarebbero stati un sacco di
problemi culturali, di gestualità, mentre uno come me, mezzo
italiano di origine, cresciuto in Irlanda, può tirare fuori
qualcosa di diverso, di intrigante".
Lynch, che è originario di Trivento (Campobasso), paese del
quale è anche cittadino onorario e dove torna spesso, si è
raccontato in un'intervista alla web radio del paese molisano,
Radio Europa 1.
"Non sapevo molto di Massimo, avevo visto solo 'Il Postino' -
ha detto - Poi ho studiato la sua vita, ho saputo dei suoi
problemi di salute e la sua storia mi ha emozionato. L'idea
centrale del film è che io faccia Massimo come se lui non fosse
mai morto, come se fosse tornato dopo 25 anni, quindi non
interpreto il Massimo giovane, faccio la mia versione inglese di
un Massimo della mia età attuale". Nell'intervista Lynch ha
ricordato il suo più grande successo, 'Sliding Doors': "Non
faccio spesso commedie e quella fu la prima volta per me di una
commedia romantica. Un film importante per me, ma lo è stato
ancora di più quello che feci subito dopo, sulla guerra in
Irlanda".
L'attore, che in cantiere ha molti tra nuovi film e serie tv
("Potrei essere impegnato sul set anche in Italia in autunno, ma
ora non posso dire di più"), parla del suo legame con Trivento,
ricorda sua madre Rosina Pavone che da Trivento partì per
trasferirsi nel nord Europa, e confessa che a lui piacerebbe
fare un film in paese (dove ha già girato un cortometraggio con
i giovani del posto qualche estate fa). "Certo, mi piacerebbe,
bisognerebbe trovare il copione giusto". (ANSA).
Cinema, Lynch interpreta Troisi,'la sua storia mi ha emozionato'
Attore irlandese di origini italiane, penso a film in Molise