(ANSA) - CAMPOBASSO, 08 OTT - Ricoverata d'urgenza al pronto
soccorso del Cardarelli di Campobasso, per una flebite, venne
subito sottoposta a test molecolare risultando negativa al
covid. Dopo tre giorni di ricovero al pronto soccorso e cure
antibiotiche, fu ricoverata al reparto di Chirurgia dove il 2
gennaio scorso risultò positiva al covid. Dopo qualche giorno
morì. La vicenda di questa anziana paziente molisana è ora
finita davanti ai giudici. I parenti della donna, attraverso
l'avvocato Vincenzo Iacovino, hanno chiamato in causa l'Asrem,
l'azienda sanitaria regionale per accertare eventuali
responsabilità nel decesso. Il Tribunale di Campobasso con un
provvedimento firmato dal presidente di Sezione Enrico Di Dedda,
ha nominato un consulente tecnico chiamato ad accertare: "la
causa del decesso; le misure cliniche e organizzative adottate
presso la struttura sanitaria; il tipo di trattamento eseguito
dai sanitari sulla paziente nella fase della degenza sia prima
che dopo il manifestarsi della sua positività al covid". Il
Comitato "Verità e dignità vittime covid" fondato dai familiari
delle vittime del virus in Molise esprime "soddisfazione e
fiducia" nella giustizia e sottolinea che in uno dei tre esposti
presentati alla Procura della Repubblica di Campobasso, sono
state denunciate proprio "le criticità più volte denunciate dai
medici che hanno provocato il contagio e la morte dell'anziana
donna". Il Comitato infine in una nota auspica che il Tribunale
e la Procura "facciano chiarezza, una volta per tutte, sulle
cause dei decessi e sulle relative responsabilità". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it